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BORGO VERCELLI

Demagistri chiede di aiutare le famiglie dei lavoratori Sigifer

Dopo che Rfi ha tolto l'appalto all'azienda

Demagistri

“Quale futuro per i dipendenti della Si.gi.fer.“,  lo chiedono i sindacati confederali che hanno emesso un comunicato stampa, a seguito dell’assemblea del 15 settembre, nella quale sono stati dibattuti alcuni punti riguardanti la retribuzione dei dipendenti ferma ad agosto, la questione sociale che potrebbe scaturire dalla perdita del lavoro, la richiesta della cassa integrazione per tredici settimane. I sindacati rilevano inoltre una questione molto importante riferita all’interesse pubblico e cioè che “oggi con la  sospensione a tempo non definito dei lavori, inviata da RFI, abbiamo 79 persone in meno a garantire la nostra sicurezza sulle linee ferroviarie”.

In sintonia con queste riflessioni, il sindaco di Borgo Vercelli Mario Demagistri nella mattinata del 16 settembre ha convocato una conferenza stampa ponendo alcuni problemi tra i quali quello delle famiglie che dovranno affrontare nei prossimi mesi sia spese correnti che il pagamento delle rate destinate ai mutui. 

Dopo la visione del noto programma di Bruno Vespa nel quale è intervenuto l’amministratore delegato di Rfi, il sindaco ha rilevato alcune contraddizioni. Per questo motivo ha voluto fare alcune considerazioni “tra lo sconcerto e l’indignazione” che per la loro importanza sociale ed economica, sono state comunicate alla stampa: “Perché l’amministratore di Rfi ha deciso di togliere l’appalto a Sogifer senza aspettare le risultanze delle indagini della Magistratura?”. Per Demagistri “la sospensione dei lavori doveva essere conseguente all’accertamento delle responsabilità e quindi la sospensione doveva avvenire solo in via cautelativa e non definitivamente. Dobbiamo ricordare che ci sono novanta famiglie di operai tra i quali molti sono specializzati, la ditta nasce in questo paese nel 1993 e in trent’anni non ci sono stati incidenti gravi. Nel momento in cui a Rfi hanno deciso di togliere gli appalti a Si.gi.fer. hanno parlato con i sindacati? Hanno pensato alle conseguenze sociali?”. 

Poi i commenti sulle dichiarazioni circa il rispetto delle norme previste nelle procedure e sulla tempistica degli interventi; infatti nel suo intervento televisivo l’Ad si è basato sui numeri che contano 450 mila interventi manutentivi all’anno e che “non si sono verificati incidenti così gravi dovuti al mancato rispetto delle regole procedurali”.

La critica di Demagistri ricade anche sul sistema che non ha permesso di evitare quello che è successo a Brandizzo: “abbiamo capito che la sicurezza consiste nell’attivare due cellulari che collegano il cantiere con la centrale. Dico, è possibile che non sia stato pensato un sistema per prevenire l’errore umano? Esistono delle tecnologie che ci dicono dove ci troviamo, Rfi ha un’applicazione che ci dice dove si trova un treno. Perché non si poteva utilizzare un’applicazione che dicesse dove si trovava il treno quella sera? Ci si è affidata ad una telefonata tra due persone in 450000 interventi? Chiediamo delle risposte in tal senso!

Infine ha partecipato la vicinanza alle famiglie delle vittime e a quelle della Si.gi.fer. che nei prossimi mesi dovranno affrontare una situazione difficile: ”Come amministrazione comunale, insieme al nostro parroco, faremo una fiaccolata per stare vicino alle famiglie delle vittime e, volendo dimostrare solidarietà, abbiamo pensato ad un conto corrente la cui apertura è prevista dopo aver espletato i passaggi burocratici necessari”. Dai giornali ho appreso che “la società ha dichiarato che non ha i soldi per anticipare la cassa integrazione”. Chiedo quindi che si venga incontro alle esigenze delle famiglie che – in mancanza di risposte concrete - dovranno far fronte alle spese correnti, ai mutui chiedendo prestiti per andare avanti”.

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