cerca

Aumento delle rette

Trino: "Chiediamo un incontro al CdA del Sant’Antonio Abate"

La richiesta della minoranza consiliare

Casa di riposo Trino

"Chiediamo che il Consiglio di Amministrazione dell’Apsp Sant’Antonio Abate accetti la nostra richiesta di incontro, inviata in questi giorni, al fine di confrontarci su iniziative utili a migliorare la gestione complessiva dell’ente". Così il gruppo consiliare di minoranza “Impegno per Trino e Robella”, composto da Alessandro Demichelis, Patrizia Ferrarotti, Giorgio Balocco ed Emanuele De Maria, entra nel merito della situazione della casa di riposo trinese.

"Lo scorso 30 maggio il CdA dell’Apsp Sant’Antonio Abate ha deliberato, su indicazione di una delibera regionale, l’aumento del 3,8 per cento delle tariffe per gli ospiti portandole mensilmente a 2.160 euro per alta e media intensità, 2.100 euro per media intensità e 2.040 euro per bassa intensità, mentre per gli ospiti della casa di riposo la retta è salita a 1.560 euro –affermano dal gruppo - E’ evidente che la Regione Piemonte, per prima, intende scaricare sugli ospiti di tutte le Rsa (Aziende Pubbliche di Servizi alla Persona o strutture private) e sulle loro famiglie parte dell’aumento dei costi di gestione di queste strutture, ignorando volutamente quali sono i veri costi gestionali che pesano interamente sui bilanci delle Rsa, aggravandoli anno per anno fino a metterne in discussione l’esistenza. Questo non è solo un nostro pensiero visto che è stato manifestato in questi stessi termini durante un recente incontro ad Alessandria organizzato dall’Anaste, associazione che raccoglie le strutture private che operano in questo settore. Nel corso dell’incontro è stato ricordato che nel 2022 sono stati persi in Regione 400 posti letto e 500 saranno persi nel 2023, con una perdita di 400 posti di lavoro".

Dal gruppo proseguono: "Sempre su indicazione di una delibera regionale è stato stabilito che i trasporti in ambulanza per visite ed esami per i non convenzionati saranno totalmente a carico degli ospiti e delle loro famiglie. A causa soprattutto delle politiche regionali, oggi i convenzionati presso la nostra struttura sono meno di un quarto degli ospiti e questo significa che dal 1° luglio più di 40 ricoverati dovranno pagarsi l’ambulanza per visite ed esami esterni alla struttura, costo fino ad ora sostenuto dal Sant’Antonio Abate; di fatto un ulteriore e spesso esorbitante aumento che si aggiunge come detto all’innalzamento delle quote mensili. Come gruppo consigliare siamo seriamente preoccupati per il futuro della nostra struttura, ed in particolare in merito al percorso intrapreso dalla Regione Piemonte che sembra portare inevitabilmente alla trasformazione della struttura stessa da pubblica a privata, cosa che significherebbe probabilmente un ulteriore innalzamento dei costi per gli utenti e loro famiglie, il tutto a danno delle fasce più deboli e di chi percepisce una pensione non sufficiente per far fronte a tali spese. Con queste motivazioni chiediamo un incontro al Consiglio di Amministrazione del Sant’Antonio Abate per confrontarci su iniziative che possano migliorare la gestione complessiva dell’ente".

Commenti

Condividi le tue opinioni su La Sesia

Caratteri rimanenti: 1500