La fotogallery
di a.d. - mcg - g. mor.
3 Febbraio 2023 14:34
ALBANO VERCELLESE - Tra battute ironiche e senso dell’umorismo, quello che poteva essere un normale evento dai contorni formali, invece, si è rivelato un divertente momento di buonumore apprezzato da tutti i presenti alla consegna delle chiavi alle maschere di Albano Vercellese. Ad animare la consueta cerimonia folcloristica, svoltasi al mattino dello scorso sabato 28 gennaio, ci ha pensato il presidente della Pro loco, Stefano Bessi, che, con la sua consueta verve, ha spaziato tra passato e presente, ringraziando le prime due maschere maschili, Massimo Margara ed Edoardo Bessi, per poi passare all’attuale Munsú Co’Dzura, l’affabile e stimato Massimo Ferraris, già noto per aver fatto parte del seguito (con l’appellativo di “cocchiere”). Stessa gratitudine, poi, per tutte le ragazze che negli ultimi anni hanno vestito l’abito della Madamin Moja, quest’anno indossato da Giorgia Emma. Al loro fianco, nella sala consiliare, anche due membri dell’attuale seguito carnevalesco, i "paggi" Enzo Maggio e Vanessa Emma. «Avete portato un po’ di allegria in paese, anche se mi dispiace che non si possa ancora fare il saluto alla casa di riposo - ha dichiarato il sindaco di Albano Vercellese, Massimiliano Zarattini - Apriamo il carnevale divertendoci e cercando di lasciar perdere il passato. Cancelliamo questi ultimi tre anni di vita che ci hanno tolto, riprendiamo in mano la nostra vita. Divertiamoci, prima di tutto, perché la parola principale del carnevale è “divertimento”, pur usando sempre la testa». Prossimo appuntamento in paese sarà la fagiolata di martedì 21 febbraio.
ASIGLIANO - Le sfilate, i colori, i coriandoli e le stelle filanti. Per non parlare poi dei dolciumi tipici di questa festività che sono le “gale” e i “friciò”. Grazie all’impegno del dinamico Comitato Folkloristico, presieduto da Paolo Dattrino, sabato scorso, 21 gennaio con una ricca cena si è alzato il sipario sul carnevale, seguita alle ore 21,00 della serata danzante egregiamente presentata da Fabrizio Marinone, nel corso della quale si sono presentate le maschere; “Asianot”, al secolo Andrea Giordano e “Asianota” al secolo Emma Dattrino. Presenti pure il sindaco Carolina Ferraris e don Gian Franco Brusa, parroco della Comunità che nel corso della presentazione hanno espresso parole di compiacimento per tenere “viva” una tradizione che si perde nella notte dei tempi.. Inutile sottolineare il clima, pieno di allegria alimentati, soprattutto, dalle musiche di Radio Gran Paradiso. Il lavoro del Comitato non si ferma qui! Da settimane è al lavoro per allestire il “Carro allegorico” che ha come tema, originalissimo; “la Famiglia Addams. Il Comitato con tutto il gruppo e il carro allegorico, parteciperà alle sfilate di Vercelli. . Mariella: Ti allego foto della presentazione delle maschere
CARESANA – Visita ai bambini di Casa Ginevra e agli ospiti della casa di riposo Greppi. Gran galà per le mascherine del paese. E poi l’inizio del regno della Giursin-a Giorgia D’Amico e del Matè Simone Conti, coscritti della Leva 2004, sancito dalla consegna delle chiavi simboliche in sala consiliare. “Un momento che segna il ritorno alla normalità” ha commentato il sindaco Claudio Tambornino. “Oggi abbiamo vissuto l’essenza del Carnevale, regalando sorrisi” ha sottolineato Giursin-a. Sorrisi che hanno lasciato spazio alla commozione quando Matè, nel suo discorso in dialetto appuntato sul cellulare, ha sottolineato l’importanza del portare avanti le tradizioni: lo ha fatto ricordando Milena Saia, ristoratrice del paese, morta nell’estate 2022 a soli 50 anni.
CASANOVA ELVO - Le porte del Comune di Casanova Elvo, dopo tre anni di stop forzato, sono tornate ad “aprirsi” per accogliere nuovamente il carnevale. A fare gli onori di casa, nel tardo pomeriggio dello scorso venerdì 27 gennaio, non poteva che essere il sindaco Celestino Decaroli, il quale ha “ceduto” la chiave simbolica del paese alle maschere locali, il Conte Alessio Avogadro e la Contessa Enrichetta Avogadro, al secolo Edoardo Vietti e Roberta Roncarolo. Per il primo si tratta di un debutto nel mondo nel carvè, mentre la seconda rappresenta Casanova Elvo dal 2018. Molto gradita, nella sala consiliare, la presenza di tante altre maschere del territorio “capitanate” dal Bicciolano e dalla Bèla Majin, Enrico Rampazzo e Sharon Basiricò. La ritrovata possibilità di partecipazione comunitaria agli eventi pubblici, senza più alcun tipo di limitazione o divieto, ha rilanciato l’entusiasmo in paese al punto da organizzarsi attivamente per la preparazione della fagiolata che, come annunciato dai Conti Avogadro, verrà preparata e distribuita nella mattinata di domenica 19 febbraio.
MOTTA DE’ CONTI – Automobiline bianche, crema per le mani screpolate, caramelle per la gola, anche in versione alcolica per Bicciolano e Bela Maji. Bottiglia di vino per il Giuanin Edoardo Greppi, lunch box per l’approvvigionamento alle fagiolate per Giulio Pretti, presidente emerito del Comitato manifestazioni vercellesi. Cinzia Amedeo, alias Marieta, ha tirato fuori dalle borse gadget per tutti, in occasione della cerimonia di consegna delle chiavi simboliche del paese. Al sindaco Emanuela Quirci e alla presidente della Pro Loco Mariella Perucca ha consegnato invece un quadretto con una foto in cui è ritratta con il Giuanin Edorado Greppi “in borghese”, mentre si lasciano alle spalle uno stendino con i costumi da maschere del paese. Un addio al ruolo rivestito per otto Carnevali? “Forse” forse dicono loro, lasciando ancora aperta ogni possibilità. Quirci ha posto l’accento sulla vocazione benefica del Carnevale vercellese. Vocazione che, secondo Pretti, sposa le linee di un’amministrazione comunale attenta all’aspetto solidale.
PEZZANA - Una simpatica ventata di gioiosità, dopo il tramonto di sabato 29 gennaio, ha iniziato a "soffiare" su Pezzana con il vociare festoso di tanti giovani che hanno così “annunciato” al paese l’inizio del tempo di carnevale. Come primo appuntamento, rispettando la tradizione, l’immancabile cerimonia in Comune dove a fare gli onori di casa è stato il Sindaco, Stefano Bondesan, cimentatosi in maniera egregia in un breve componimento, dai connotati anche poetici, letto rigorosamente in dialetto. «Purtroppo siamo rimasti “bruciati” dal Covid che nessuno si aspettava, ma un anno dopo l’altro stiamo uscendone fuori e anche quest’anno siamo qui insieme a festeggiare il nostro carlué - sono alcuni dei passaggi, tradotti in italiano, dell’intervento del primo cittadino - Tra Covid, guerra e altri problemi non è facile essere allegri, ma voi maschere sapete come fare e sicuramente saprete portare l’allegria e fare in modo che questi giorni siano ugualmente una festa per tutti». Dopo un pensiero «a chi non sta bene e a chi non c’è più», Bondesan ha proseguito con un’interessante nota storica ricordando che inizialmente (nel 1964) le maschere di Pezzana «si chiamavano Re Sücon e Regina Süca», nate «dalla fantasia di due nostri compaesani, Luciano Bianco e Piero Fassone, che purtroppo non sono più insieme con noi, ma hanno lasciato la loro impronta». A questi due pezzanesi, dunque, è stata dimostrata gratitudine «perché se oggi siamo ancora insieme alle nostre maschere è proprio grazie a loro e all’iniziativa che hanno avuto», ma sincera riconoscenza è stata altresì dimostrata «a tutte le persone che da oltre 50 anni mandano avanti la tradizione del carlué di Pezzana». A seguire la consegna delle chiavi simboliche del paese agli attuali Sücot e Sücota, Luca Marino e Sara Iaria, con il primo che si è commosso nel ricordare il nonno e con la seconda che ha voluto anche lei dare lettura in dialetto di un suo scritto. Ad accompagnare le due maschere pezzanesi nei vari appuntamenti sul territorio c’è anche un nutrito seguito composto da altri sei giovani: Carola Santoro, Sankavi Nagarajah, Federica Vercelli, Luca Vercelli, Samuele Vacca e Thomas Giacomolli. Dopo il momento istituzionale è stata la volta del secondo appuntamento del carlué pezzanese spostandosi nel vicino salone polifunzionale di piazza Malvera per l’apericena con annessa veglia di presentazione (e successivo dj set di Chaba&Teo), organizzata dalla “Pro loco folkloristica pezzanese” con la sollecitudine di un gruppo di volontari guidati dal presidente Cinzia Donà. La prossima data carnevalesca che coinvolgerà nuovamente il paese sarà la fagiolata in calendario per questa domenica 5 febbraio.
RIVE - Domenica 29 gennaio, primo giorno della merla, Rive ha dato il via al carnevale 2023. Protagoniste Aurora Cappello Pasarota, Sonia Cappello e Giulia Montella le Pasarutine, maschere tipiche locali, insieme al pubblico intervenuto, al sindaco Andrea Manachino con alcuni membri del consiglio, Giada Enrico e Laura Roveglia che anche loro hanno vestito i panni delle pasarote, hanno accolto in tarda mattinata in piazza Vittorio Veneto, il corteo mascherato di Vercelli. Enrico Rampazzo Bicciolano e Sharon Basiricò Bela Majin, dopo il saluto e la recita "dal Discurs dal Gal dla tradisiun dal pais ad Rivi" (uno dei pochi comuni in provincia ad avere un proclama di quel genere), a memoria proclama in dialetto vercellese recitato dalle pasarote, sul balcone comunale, il programma della mattinata si è poi spostato sulla consegna delle simboliche chiavi del paese dal primo cittadino alle maschere locali. Rinfresco e un buon bicchiere di vino hanno posto la parola fine alla prima parte del carnevale rivese. Prossimi appuntamenti con il carnevale locale: giovedì 16 febbraio, alle 16.45, dopo una golosa merenda, i bambini rigorosamente mascherati sfileranno per le vie del paese. Infine domenica 19 febbraio, dopo la messa delle 10 celebrata da monsignor Denis Silano, rottura delle pignatte da parte dei bambini, seguirà la preparazione del brodo da parte della Polisportiva rivese e verrà servito alla popolazione alla presenza delle maschere protagoniste della festa.
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