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Legge di bilancio

Trino: "Delusi per l'ennesimo nulla di fatto sui fondi Scanzano"

L'intervento del sindaco Daniele Pane

Daniele Pane

Daniele Pane, sindaco di Trino

"Notti di lavoro, proposte per trovare la soluzione, sforzi, messaggi, telefonate, in numero innumerevole, ma anche quest’anno nella Legge di bilancio il Governo ha scritto un bello zero per la sistemazione della vicenda dei fondi Scanzano arretrati che spettano a tanti Comuni e province, tra cui Trino. Non possiamo che dire ironicamente grazie per la solita attenzione che ci è stata riservata".

Il sindaco Daniele Pane è furibondo per l’ennesimo nulla di fatto sui fondi Scanzano arretrati: "La delusione è tanta, ci lavoriamo da quando ci siamo insediati e tutti e quattro i Governi che si sono succeduti, i due di Conte, quello Draghi e ora quello della Meloni, finora non hanno risolto la questione. Noi rappresentanti degli enti locali abbiamo più volte proposto soluzioni ragionevoli, forti della sentenza della Corte d’Appello del 2020 che ci ha dato ragione e del fatto che nel 2021 siamo arrivati a pignorare i conti dello Stato, prima volta assoluta nel nostro Paese, visto che lo Stato ha continuato a non pagare".

Pane aggiunge: "Nel Governo Meloni ci sono come ministri Giorgetti e Pichetto che conoscono bene la questione, e per la prima volta in Finanziaria si parlava della modifica della legge Scanzano. Il risultato? Nulla di buono. La modifica ha solo imposto il tetto dei 15 milioni di euro annui per il futuro, ma non ha messo una riga sulla soluzione del pregresso. La politica non ha cercato una soluzione, i funzionari dello Stato tanto meno. Sono furibondo, è una follia e un insulto alla popolazione. Per il futuro non so se sarò disposto a sedermi ancora al tavolo per discutere una soluzione condivisa, tanto vale chiedere tutto quanto ci spetta senza rinunciare a nulla".

Intanto in chiusura d’anno il Cipess ha approvato la ripartizione dei contributi per l’anno 2021 per un totale di 14.502.090,39 euro a titolo di compensazioni in favore dei territori che ospitano siti di centrali nucleari e impianti del ciclo del combustibile nucleare. L’importo spetta nella misura del 50 per cento ai Comuni sede di impianto, del 25 per cento alla relativa Provincia e del 25 per cento ai Comuni limitrofi. Ora non resta che attendere la pubblicazione della delibera per conoscere gli importi nel dettaglio.

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