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Trino futura

Commissione sul nucleare: "Riunione monca e incompleta"

Le considerazioni di Alessandro Portinaro

Centrale Trino

L'ex centrale Fermi (foto Sogin)

"Un’occasione persa, quella di giovedì sera, poiché la riunione della commissione comunale di vigilanza sulla disattivazione della ex centrale nucleare “Enrico Fermi” è stata, di fatto, monca e incompleta". Così Alessandro Portinaro per il gruppo consiliare di “Trino Futura” commenta la riunione della commissione alla quale era assente Sogin.

"Per la seconda volta, infatti, i rappresentanti di Sogin che erano stati invitati per poter esporre l’avanzamento delle attività di decommissioning e interloquire con i componenti della commissione, i cittadini e i rappresentanti delle associazioni ambientaliste, non si sono presentati, fatto che reputo grave poiché mi pare il minimo che una società pubblica risponda alle sollecitazioni che arrivano dal territorio, attraverso gli organismi di cui si è dotato. Al di là delle motivazioni che hanno portato a questa ripetuta assenza, è evidente che diventa sempre più opportuno e urgente che questo momento di confronto pubblico avvenga, poiché è ormai da diversi anni che ciò non si verifica".

Portinaro aggiunge: "La commissione, nata nel 2014, ha avuto a mio avviso una importante funzione di diffusione delle informazioni e ha fatto sì che tutti i soggetti coinvolti, dal Comune, a Sogin, agli enti di controllo, fino al mondo dell’associazionismo e alla cittadinanza attiva, avessero a disposizione un luogo riconosciuto istituzionalmente dove potersi incontrare e discutere in maniera aperta e trasparente. Negli anni scorsi gli incontri sono stati numerosi e partecipati, diversamente da quanto accade da qualche anno a questa parte, certamente anche a causa della pandemia. La commissione però, per funzionare bene e svolgere il suo ruolo in maniera adeguata, ha bisogno di riunirsi con una certa frequenza e vedere l’adesione di tutti gli attori interessati. L’altra sera si è stabilito di fissare una nuova seduta nel mese di gennaio, accertandosi della presenza di Sogin, così come della necessità di un altro momento di audizione di Arpa Piemonte che da anni, anche grazie alla convenzione che venne firmata durante la scorsa amministrazione, svolge le attività di monitoraggio radiologico. Speriamo che sia la volta buona per ricominciare un percorso di condivisione delle informazioni e di trasparenza".

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