La decisione del Comune
di Fabio Pellizzari
9 Novembre 2022 10:51
"Nel tratto fra Trino e Crescentino sono aumentati i danni provocati dai cinghiali, negli ultimi quattro anni i rimborsi sono infatti più che raddoppiati, e si tratta di soldi pubblici. Abbiamo valutato la richiesta pervenuta dalle associazioni agricole, di caccia e pesca, abbiamo sottoposto il documento ad una analisi tecnica da parte del nostro ufficio tecnico per avere un parere in merito, dopodiché abbiamo valutato se portare il testo in giunta oppure no. Alla fine lo abbiamo fatto, approvando la delibera di giunta". Così il sindaco di Trino Daniele Pane illustra quanto approvato dalla sua giunta sul tema della modifica dei confini dell’area Parco e dell’area contigua del Parco Naturale del Bosco della Partecipanza e delle Grange Vercellesi e del Parco del Po Piemontese.
Sul tema erano già intervenuti Legambiente, il gruppo di minoranza consigliare “Trino Futura” e il circolo trinese del Partito Democratico, contrari alla proposta di modifica. “Trino Futura” e Pd avevano detto che "la tutela dell’ambiente prima di tutto, non devono prevalere gli interessi dei cacciatori. Il processo di ampliamento delle aree protette e dei parchi naturali, siano essi regionali o nazionali, dovrebbe essere visto da tutti come un grande successo nel percorso di difesa e valorizzazione dell’ambiente e della biodiversità, oltre che un investimento per il futuro dei nostri figli e nipoti".
Da Legambiente avevano sottolineato che "l’aviaria, il controllo delle specie «problematiche» e quant’altro di giustificatorio a tale operazione, sono, a nostro modo di vedere, grossolane scuse facilmente smontabili con argomentazioni scientifiche. La caccia come risposta ai danni dei cinghiali? Se fosse bastata la caccia per risolvere il problema cinghiali ce ne saremmo già accorti, evidentemente non è così. Il problema è il territorio venabile, se ne vuole di più, se ne vuole lungo il fiume, dove anatre e molti altri animali sono più numerosi che altrove. Le associazioni ambientaliste si opporranno con tutti i mezzi possibili, ma è essenziale che si facciano sentire anche altre voci, quelle dei cittadini che credono in un altro approccio alla natura. L’ambiente, non può essere riservato ad una piccola lobby, seppure potente, come quella venatoria".
Saul tema il sindaco Pane spiega: "Gli attuali confini di parchi e aree contigue sono stati approvati nel corso del mio mandato ma è un’operazione partita da lontano, prima che diventassi sindaco. L’atto arrivò dalla Regione Piemonte e fu approvato dal nostro consiglio comunale. Ho avuto modo di parlare con i rappresentanti della associazioni dei cacciatori e A.T.C.VC2, mi avevano espresso una difficoltà e un disagio nella gestione della caccia per loro il che ha portato alla proliferazione di danni all’agricoltura che queste associazioni sono tenuti a rimborsare. Da me a parlare infatti sono venuti anche i rappresentanti delle associazioni agricole. Ho poi chiesto un confronto con l’ente Parco per capire la gestione nelle aree alessandrine, ed emerge che la nostra area vercellese ha avuto maggiori restringimenti di aree, così che quelle in cui possibile cacciare si sono ridotte. Nel proseguo dei confronti con Regione e Provincia, si è arrivati alla richiesta a noi Comuni di approvare il documento da poco deliberato anche dalla nostra giunta".
Pane aggiunge: "Va detto anche che le associazioni dei cacciatori all’epoca della discussione sui confini di parco e aree contigue non furono coinvolte. In questi anni è emerso che i cinghiali sono aumentati, così come i danni, minori invece le risorse. L’istanza che ci è giunta arriva dalle associazioni agricoli, di caccia e pesca. Abbiamo sottoposto il documento al nostro Ufficio tecnico per avere un parere e alla fine lo abbiamo portato in giunta ed approvato". Pane conclude: "Legambiente, “Trino Futura” e Pd si sono dichiarati contrari, ma posso dire che non si tratta di favorire o meno la caccia, ma di tutelare l’agricoltura e la fauna selvatica dall’invasività dei cinghiali. Si tratta di trovare una soluzione al problema, che ormai è anche di sicurezza stradale visti i t anti incidenti provocati dai cinghiali stessi".
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