La delibera
di Fabio Pellizzari
4 Novembre 2022 14:36
Ha espresso parere favorevole la giunta del sindaco Daniele Pane rispetto "a quanto richiesto nell’istanza del 26 luglio 2021 dalle associazioni agricole provinciali vercellesi, dalle associazioni venatorie provinciali vercellesi, dalla Fipsas provinciale di Vercelli e dall’A.T.C.VC2, in quanto proprietari, gestori e fruitori del territorio, prevedendo la revisione delle aree Parco istituite con la Legge Regionale numero 11 del 2019 e l’eliminazione in toto delle relative “aree contigue” presenti".
Così recita una parte del testo della delibera di giunta datata 27 ottobre 2022 che riguarda la richiesta di modifica dei confini dell’area Parco e area contigua del Parco Naturale del Bosco della Partecipanza e delle Grange Vercellesi e del Parco del Po Piemontese. Sul tema erano già intervenuti Legambiente, il gruppo di minoranza consigliare “Trino Futura” e il circolo trinese del Partito Democratico, contrari alla proposta di modifica.
Nel documento approvato dalla giunta si legge che la legge regionale ha fatto sì che "le modifiche cartografiche hanno ridimensionato notevolmente le aree destinate ad attività venatoria utilizzate da fruitori non residenti penalizzando le associazioni di categoria interessate, ciò che non è avvenuto in altri contesti, Alessandria, Torino". Nell’ottobre 2020 la Regione Piemonte aveva avviato delle azioni di confronto con soggetti e associazioni di categoria interessate, come associazioni agricole, venatorie, piscatorie. Si legge poi nella delibera che "i soggetti interessati dalle modifiche cartografiche sono i Comuni, l’Amministrazione Provinciale di Vercelli, ente pubblico gestore del territorio che non avrà più la possibilità di effettuare le azioni di controllo alle specie “problematiche” e della specie cinghiale oltre che lungo l’asta golenale del fiume Po anche in alcune zone interdette all’attività venatoria, in quanto tali aree sono diventate Parco, ad esempio la Z.R.C. Madonna delle Vigne, l’Oasi di Palazzolo Vercellese, l’area contigua che ricomprende la Z.R.C. di Fontanetto Po e il territorio limitrofo e l’ex Campo tipo C addestramento cani senza sparo nel Comune di Trino; e l’Ambito Territoriale di Caccia Pianura Vercellese Sud – A.T.C. VC2 – ente privato a valenza pubblica, non coinvolto nella fase di concertazione, a cui sono state sottratte le poche aree boscate presenti nel basso vercellese, in particolare le aree di golena del fiume Po dai confini alessandrini ai confini torinesi, compromettendo in modo significativo la gestione dell’Ambito".
Il 26 luglio 2021 al Comune di Trino è giunta una nota con la quale le associazioni agricole, venatorie e piscatorie provinciali, e l’A.T.C.VC2 di Vercelli, hanno ribadito il loro dissenso all’ampliamento delle Aree Parco e Aree contigue avvenuto con la Legge Regionale 11 del 2019, e hanno chiesto di ripristinare, relativamente alle aree parco, la situazione esistente al 31 dicembre 2020 modificando i confini di tutte le “aree contigue” presenti nel basso vercellese. La giunta nella delibera scrive anche che prende atto "che la maggior parte dei danni causati dalla fauna selvatica alle coltivazioni agricole, in particolar modo quelli causati dalla specie cinghiale, risultano essere a ridosso delle aree parco in quanto uniche aree boscate, l’A.T.C.VC2 potrebbe non essere più in grado di assolvere alle proprie competenze e nello specifico di erogare la quota di risarcimento danni che sono in progressivo aumento, prevista dalla procedura del programma “Nembo” disposto dalla Regione Piemonte". E che "in materia di Sanità Pubblica affiorano attenzioni e perplessità che si impongono in particolar modo ai Comuni considerato che i sindaci risultano la massima autorità sanitaria, nella fattispecie le problematiche sanitarie causate anche dalla fauna selvatica quali la peste suina africana e l’influenza aviaria". E infine che "nel vercellese le nuove aree parco ed aree contigue insistono in un’area ricompresa in un triangolo di strade ad alta percorribilità, che comprendono la Strada Statale 31 bis per Torino, la Strada Provinciale 1 delle Grange e la Strada Provinciale 455 Vercelli-Asti, con la presenza della linea ferroviaria Chivasso-Casale Monferrato, e si registra un crescente numero di incidenti stradali causato dalla presenza di animali selvatici in particolare di cinghiali".
Pertanto la giunta prende atto che si "manifesta una diversa visione, rispetto al passato, dello scenario socio/economico riconducibile a questo recente periodo temporale (ultimo triennio), ritenendo che il rispetto degli habitat e degli ambienti, associato alla fruibilità gestionale del territorio, debba tener conto anche delle esigenze del basso vercellese che è essenzialmente dedito all’agricoltura con una monocoltura risicola di alta qualità". La giunta quindi esprime parere favorevole alla richiesta delle varie associazioni e chiede "all’Amministrazione Provinciale di Vercelli di farsi carico del riordino cartografico del territorio in questione, riproponendo gli istituti presenti al 31 dicembre 2020, in quanto tale riassetto coinvolge anche aree comuni, ritenendo che la ricognizione delle risorse ambientali e della consistenza faunistica debbano essere oggetto di primaria attenzione, auspicando che vengano create zone Acs (aree a caccia specifica) in grado di salvaguardare gli habitat e alcune specie di fauna selvatica minore, intervenendo sul prelievo e sul contenimento degli ungulati in particolar modo sulla specie cinghiale".
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