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Ambiente

Parco del Bosco di Trino: "Non devono prevalere gli interessi dei cacciatori"

Le considerazioni di “Trino Futura” e Partito Democratico

Cacciatore con fucile

La tutela dell’ambiente prima di tutto, non devono prevalere gli interessi dei cacciatori.

Così il gruppo consiliare “Trino Futura” e il Partito Democratico circolo “25 Aprile” di Trino e Palazzolo intervengono sulla questione parco e caccia. Il processo di ampliamento delle aree protette e dei parchi naturali, siano essi regionali o nazionali, dovrebbe essere visto da tutti come un grande successo nel percorso di difesa e valorizzazione dell’ambiente e della biodiversità, oltre che un investimento per il futuro dei nostri figli e nipoti, sottolineano da Pd e Trino Futura. Il consigliere comunale ed ex sindaco Alessandro Portinaro spiega: "Ecco perché, quando nel 2020 è giunto a compimento il lungo lavoro di ridefinizione dei confini e la nascita del nuovo Parco del Bosco della Partecipanza e delle Grange Vercellesi, che avevo seguito con convinzione e passione, ero convinto che quel risultato sarebbe stato un dato acquisito e, tutt’al più, il punto di partenza per ulteriori ampliamenti e per aumentare ancora l’impegno di tutelare e far conoscere le bellezze del nostro Bosco e del paesaggio unico caratterizzato dall’incontro tra le colline del Monferrato e la pianura risicola".

Andrea Vighetti, segretario cittadino del Pd, aggiunge: "Leggere in questi giorni che vi sono invece richieste, da parte di alcuni consigli comunali, di tornare indietro ai vecchi e ridotti confini, cancellando questi strumenti di tutela ed eliminando le aree contigue, cioè quelle zone “cuscinetto” attorno ai parchi, mi pare qualcosa di totalmente fuori dal tempo e da respingere con grande forza e determinazione". Da Trino Futura e Pd continuano: "Di fronte alla grave situazione ambientale, resa drammatica dal cambiamento climatico, anche solo pensare di indebolire il sistema dei parchi è qualcosa che fa a pugni con le esigenze di sopravvivenza della biodiversità. Ma non solo: avere parchi e aree protette significa anche offrire ai residenti, ai visitatori e ai turisti un’opportunità di godere del patrimonio naturalistico e della bellezza del nostro paesaggio. Invece, leggiamo nelle delibere approvate dai consigli comunali, che bisogna togliere spazio al parco per favorire i cacciatori e le loro associazioni di rappresentanza. Il bene di tutti non vale l’interesse di pochi, evidentemente ben organizzati e sostenuti, la cui esigenza di poter liberamente sparare e foraggiare le casse dell’Ambito di Caccia Pianura Vercellese Sud (Atc Vc2) risulta prioritaria rispetto alla difesa dell’ambiente. Ed è del tutto evidente che la scusa del controllo dei cinghiali sia del tutto strumentale, poiché proprio i parchi sono i soggetti autorizzati a svolgere eventuali azioni di contenimento, cosa che già avviene".

Per "Trino futura" e Pd "non si tratta qui di negare un problema che esiste, come quello della proliferazione dei cinghiali, ma che andrebbe affrontato non certo lasciando mano libera a chi ha tutti gli interessi affinché quel problema non si risolva. Curioso, insomma, che proprio chi, come i cacciatori, nel corso dei decenni è stato tra i responsabili della rottura di alcuni equilibri naturali tra le specie, oggi si “offra” per risolvere i problemi che ha creato. Ma al di là di questo tentativo di imporsi da parte della lobby venatoria, siamo convinti che l’interesse primario dei cittadini sia quello di poter contare su aree protette ampie, ben gestite e fruibili da tutti in piena sicurezza, non in balia di chi imbraccia un fucile. Bene ha fatto Legambiente a sollevare pubblicamente questa vicenda e a chiamare all’azione chi sta dalla parte della difesa della natura. Per quanto ci riguarda, come Partito Democratico e come consiglieri comunali di opposizione, siamo pronti a fare la nostra parte".

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