Trino
di Fabio Pellizzari
7 Ottobre 2022 11:19
"Il regolamento del servizio della mensa è una tutela per le famiglie e per gli insegnanti, spetta al Comune emanarlo, anche per garantire un buon funzionamento del servizio. L’ex sindaco Portinaro e la sua amministrazione non hanno minimamente gestito questo servizio".
Questo afferma la maggioranza consiliare del sindaco Daniele Pane. Ma la minoranza di “Trino Futura” ribatte: "Abbiamo spiegato e argomentato la nostra posizione, poi se si vuole gettare fumo negli occhi e parlare d’altro, alziamo le mani. Se esprimere critiche viene letto come atto di “lesa maestà” e produce reazioni che ci paiono davvero fuori luogo, pazienza". Dopo una lunghissima discussione in sede di Consiglio comunale, poco meno di un’ora, per l’approvazione del regolamento del servizio della mensa scolastica, con toni accesi tra il sindaco Daniele Pane e i consiglieri di minoranza Paolo Balocco e Patrizia Ferrarotti, la maggioranza è voluta tornare sull’argomento.
"In riferimento alle recenti polemiche in Consiglio Comunale sul regolamento del servizio mensa, ci teniamo a precisare alcuni punti. Il Comune, in quanto erogatore del servizio, è il soggetto preposto all’emanazione del regolamento, e il Consiglio comunale è l’organo deliberatorio. Il servizio andava normato non solo per una necessità oggettiva, ma anche per intervenire e sanare alcune problematiche emerse da diverse segnalazioni. Il regolamento emanato dal Comune è quindi frutto di un lavoro di sintesi a valle di diverse commissioni mensa a cui hanno preso parte i dirigenti scolastici che si sono susseguiti negli anni e i rappresentanti di istituto, come da verbali".
Nello specifico entra invece l’assessore Silvia Cottali: "Finora mancava un regolamento mensa, un compito che spetta al Comune. Non abbiamo fatto altro che ottemperare al nostro ruolo, al fine di garantire un buon funzionamento del servizio. Questo regolamento, infatti, va a tutela di tutti: famiglie, Comune e insegnanti, che oggi hanno uno strumento in più per far valere le proprie ragioni in caso si presentassero eventuali problematiche".
La maggioranza termina: "L’ex sindaco Portinaro e la sua amministrazione non hanno minimante gestito questo servizio. Si ricorda, inoltre, che a inizio mandato era stato trovato un ammanco di 150.000 euro per cui era stato predisposto un piano di rientro. Anche per questo motivo si è intervenuti sul regolamento, per correttezza nei confronti di chi il servizio l’ha sempre pagato. Cercare di buttare fumo negli occhi alla ricerca di qualche consenso elettorale crea solo confusione tra le famiglie e le istituzioni".
Pronta la replica della minoranza di “Trino Futura”, composta da Patrizia Ferrarotti, Alessandro Demichelis, Paolo Balocco e Alessandro Portinaro: "Abbiamo provato a esprimere le nostre perplessità in merito al regolamento relativo alla mensa scolastica in occasione della scorsa seduta del Consiglio comunale, entrando nel merito delle questioni, ma evidentemente queste non sono state condivise o comprese dalla maggioranza e dal sindaco Pane che si sono sentiti in dovere di scrivere un comunicato stampa attaccandoci e parlando d’altro rispetto a quel che abbiamo detto a più riprese. La mensa scolastica è un servizio erogato dal Comune ma che si inserisce all’interno dell’orario scolastico e che riguarda direttamente l’Istituto Comprensivo. Un servizio durante il quale la gestione degli studenti è affidata agli insegnanti che continuano, anche in quelle ore, a svolgere il loro ruolo di educatori e a rapportarsi direttamente con gli alunni. Ecco perché riteniamo che la seconda parte del regolamento, dall'articolo 6 in avanti, non sia di spettanza del Comune e, pertanto, vada riformulata, come richiesto. Oppure, preliminarmente condivisa con la scuola e con la commissione mensa che nulla sapevano di questo regolamento. Non spetta al Consiglio comunale dire come debbano tenere le posate in mano i piccoli studenti o quale debba essere il tono di voce o, ancora, se si debbano mettere in fila o come debbano uscire dai locali. Siccome siamo dell’idea che le istituzioni debbano parlarsi e assumere scelte condivise quando ci sono evidenti sovrapposizioni di competenze, in assenza di un parere da parte della scuola, abbiamo votato convintamente contro quel regolamento, o meglio, come più volte precisato, contro la seconda parte del medesimo. Il Comune deve preoccuparsi che il servizio funzioni bene, che il cibo sia di qualità, che la mensa sia un momento di socializzazione e integrazione, assicurando che quanti più bambini e ragazzi possibile vi abbiano pieno accesso".
Dalla minoranza concludono: "Abbiamo spiegato e argomentato la nostra posizione, poi se si vuole gettare fumo negli occhi e parlare d’altro, alziamo le mani. Se esprimere critiche viene letto come atto di “lesa maestà” e produce reazioni che ci paiono davvero fuori luogo, pazienza. Come abbiamo sempre fatto, continueremo a fare la nostra parte anche quando non è in linea con il volere del sindaco e della sua maggioranza".
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