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Decoro urbano

Trino: "San Lorenzo, situazione igienica insostenibile"

La segnalazione di Bruno Ferrarotti

Trino

La situazione della chiesa di san Lorenzo

"L'entrata della chiesa di San Lorenzo è impresentabile e impraticabile a causa di una notevole quantità di escrementi di piccioni. La situazione è tale da mesi e mesi. In questi giorni ha raggiunto un livello intollerabile". Così il trinese Bruno Ferrarotti segnala la situazione all’ingresso della chiesa che si trova all’inizio di corso Italia e torna sull’argomento dopo alcuni mesi dalla sua prima segnalazione.

"Il 7 maggio scorso a Trino è stato organizzato, a cura dell’Amministrazione comunale, l’evento culturale “Trino Sacra”, una celebrazione delle Confraternite trinesi e delle relative chiese – spiega Ferrarotti - A latere della manifestazione religiosa, tours guidati (con tanto di QR-code e Web-app), panissa e concerto di musica barocca. Tutto bene, con il solito autocompiacimento della giunta e dei priori, per un giorno, ma “blagare” un giorno su 365 è un po’ poco. Prendiamo, ad esempio, la Confraternita di San Lorenzo con la sua chiesa che è noto essere di proprietà dell’”Ospedale”, (l’ex Ipab, ora Azienda pubblica di servizi alla persona “Sant’Antonio Abate” – ndr). Se nella giornata del 7 maggio la chiesa trinese, riprogettata da Martino Donati nel 1737 e consacrata nel 1749, ospitando il raduno dell’evento si presentava necessariamente pulita dagli escrementi dei piccioni, sul marciapiede e sul sagrato, già nei giorni seguenti ritornava tristemente indecorosa con l’ingresso insozzato dalle deiezioni dei volatili".

Ferrarotti aggiunge: "Dalla fine di settembre 2021 segnalai pubblicamente la questione, e il dottor Gianni Gennaro, priore della Confraternita nonché consigliere d’amministrazione (addetto ai comunicati stampa) dell’”Ospedale”, mi rispondeva così il 19 ottobre 2021: “È da tempo che siamo in contatto con la Soprintendenza ai Beni Architettonici […]. L’architetto che abbiamo incaricato ha ormai ultimato il progetto d’intervento che a giorni presenteremo alla Soprintendenza […], con la speranza che la risposta giunga in tempi piuttosto celeri”. Ora, a proposito di celerità, sono passati altri 11 mesi di lordura (a casa sua il dottor Gennaro tollererebbe così a lungo una simile condizione igienica?), ma, ad oggi, non si è visto nulla, né il posizionamento degli spuntoni, né altro".

Prosegue Ferrarotti: "Ho già contezza da parecchio tempo che il priore Gennaro, la cui carica è consustanziale a quella di consigliere d’amministrazione dell’”Ospedale”, non conosce la preghiera “Dio concedimi la forza e il coraggio di cambiare le cose che posso”. Quel che resta perciò, dopo 11 mesi, da sommare a tutti quelli precedenti, è il decoro negato a un edificio sacro che si rivela, come già detto, un pessimo biglietto da visita per la nostra città, oltre a costituire un irriverente accesso alla chiesa di San Lorenzo con tutto quello che per i trinesi rappresenta come testimonianza di fede, la Beata Arcangela Girlani, e arte, Pietro Francesco Guala, Mattia Bortoloni, Giovanni Crosio. Se il dottor Gennaro e il CdA dell’”Ospedale” daranno, come io credo, colpa e responsabilità dell’incresciosa situazione di igiene urbana ad altri, almeno provvedano loro stessi, da subito, ramazze alla mano, con la pulizia giornaliera del marciapiede e dell’ingresso della 'loro' chiesa, annessi all’entrata pubblica dell’”Ospedale”, come farebbero tutti i proprietari-volontari quali essi sono. In tal modo spazzerebbero anche via tutte le presunte “polemiche” sulla loro inazione".

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