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Provincia di Vercelli

La consigliera di parità Lella Bassignana in missione a Strasburgo

Incontro con i referenti europei sul tema dei fondi strutturali e del Pnrr

Bassignana Strasburgo

Da sinistra Mantini, Gancia e Bassignana

Missione a Strasburgo per Lella Bassignana, consigliera di parità e referente del Nodo provinciale contro le discriminazioni della Provincia di Vercelli.

"Le Consigliere di Parità svolgono tra i vari compiti anche quelli di promozione di progetti di azioni positive, anche attraverso l'individuazione delle risorse comunitarie - spiega la referente provinciale - Il 7 e l’8 giugno la consigliera di Parità Regionale del Piemonte Anna Mantini ha organizzato una missione al Parlamento Europeo nella sede di Strasburgo, in seduta plenaria per incontrare i referenti europei".

“Il Piano delle attività predisposto per il periodo di mandato 2021-2024 - ha sottolineato Anna Mantini - prevede nell’anno 2022 un progetto di azione positiva, che coinvolge la Rete Regionale delle Consigliere di Parità del Piemonte, le Consigliere delle Regioni del Nord in una missione al Parlamento Europeo a Strasburgo per incontrare i referenti europei al fine di attuare un avvicinamento istituzionale sul tema dei fondi strutturali e del Pnrr. In particolare si discuterà con l’onorevole Gianna Gancia e l’onorevole Simona Baldassarre su: “L’Europa e il divario di genere nel lavoro: da dove ripartire?”. 

“La riduzione del divario di genere è fondamentale per fare ripartire l'economia dei paesi - ha evidenziato Gianna Gancia nel suo intervento - Le risorse della Ue sono e devono essere al servizio delle reti territoriali. Proprio oggi è  passata la direttiva "Women on boards” sull'equilibrio di genere. La direttiva mira a introdurre procedure di assunzione trasparenti nelle aziende dell'Ue e in modo che almeno il 40% dei posti di ai vertici esecutivo siano occupati da donne”.

Decastro e Bassignana

“Un futuro del lavoro migliore per le donne può essere realizzato – ha detto Lella Bassignana nel suo intervento - solo eliminando le discriminazioni e le disuguaglianze, superando gli stereotipi di genere radicati nella società e riconoscendo il valore del lavoro delle donne. Pratiche discriminatorie nel mondo del lavoro continuano ad estendersi a tutti gli aspetti del lavoro, compresa la retribuzione, gli  avanzamenti di carriera e la sicurezza sociale. Molestie e discriminazioni sono solo alcune delle  sfide con le quali si confrontano le lavoratrici, in particolare le giovani donne di età compresa tra 15 e 29 anni".

Ha proseguito Bassignana: "La  violenza e  le molestie hanno un impatto negativo sia sulla partecipazione delle donne al  lavoro che sulla qualità del lavoro. Il cyber-bullismo e la cyber-intimidazione attraverso la tecnologia aumentano il rischio di violenza e molestie. Le  leggi che stabiliscono che donne e uomini hanno uguali diritti sono la base per stabilire l’uguaglianza sostanziale nella pratica. Raggiungere l’uguaglianza di genere nel mondo del lavoro è possibile attraverso l’abrogazione delle leggi che discriminano donne e ragazze e che ne ostacolano il loro ingresso nel mercato del  lavoro.”

Bassignana e Tajani

Lella Bassignana durante la missione ha anche incontrato l’onorevole Antonio Tajani, vicepresidente del Partito Popolare Europeo e l’onorevole Paolo De Castro, membro della Commissione per l'agricoltura e lo sviluppo rurale, con i quali ha affrontato il tema sul ruolo e l’importanza della donna nell’economia, in particolare nel settore dell’agricoltura. “Oggi le aziende condotte da donne occupano circa un quinto della superficie agricola nazionale e rappresentano il 30% del patrimonio imprenditoriale agricolo. Le donne in agricoltura - ha affermato Bassignana - sono protagoniste nei processi innovativi, dalla ricerca alla multifunzionalità. La componente femminile è sempre più importante in agricoltura e fondamentale per le società di tutto il mondo. Ecco perché è necessario mettere la questione femminile agricola in cima all’agenda europea: l’apporto delle donne sarà strategico per il futuro del mondo perché sarà il fattore D a dare la spinta alla ripresa e al progresso. Decidere di investire per sviluppare l’imprenditoria femminile, significa anche impegnarsi per accrescere opportunità, ridurre il divario di genere, conciliare i tempi di vita con il lavoro ripensando ai servizi di sostituzione”.

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