'L Lantarnìn dal Ranatè
di Fabio Pellizzari
9 Giugno 2022 10:50
La biblioteca di Trino
Appuntamento culturale venerdì 10 giugno, alle 21, in biblioteca civica “Favorino Brunod”. L’associazione ‘L Lantarnin dal Ranatè, con l’appoggio del Comune di Trino, e la collaborazione di Raffaele Borghesio e della Libreria dell’Arca di Vercelli, nel contesto dell’iniziativa “Libriamoci” ospiterà tre autrici.
Elisa Caramella presenterà il suo volume “Giugno 1859”. La sinossi del libro: sullo sfondo della seconda guerra d'indipendenza, si snoda la vicenda di Ettore Cavagliano, ufficiale inferiore del Regno di Sardegna, che con il suo reggimento partecipa all'ultima battaglia dell'intera campagna, la più sanguinosa, quella di San Martino. Reduce della guerra di Crimea di quattro anni prima, Ettore sogna di continuo l'amico chirurgo, Antonio Nogaret, intenzionato a tagliargli una gamba a causa di una ferita da fucile. La convalescenza, proprio a casa del dottore, è lunga e dolorosa, la mancanza del controllo completo del proprio corpo diventa frustrante. Nonostante i tentativi di Antonio di avvicinare l'amico alla sorella per combinare un matrimonio, Ettore prende confidenza con Francesca, moglie del medico, la sola in tutta la casa a preoccuparsi dell'umore, oltre che della salute, del ferito.
Monica Truffa parlerà del suo libro “I bambini e la morte - Un approccio psicopedagogico per raccontare ed elaborare il lutto”. La sinossi del libro: da sempre il pensare alla morte ha generato inquietudine, paura. Questo è il retaggio della nostra educazione occidentale, la quale, attraverso i secoli, si è infiltrata nel pensiero comune, contribuendo a generare un atteggiamento di repulsione nei confronti della morte e dell'elaborazione del lutto. La perdita di una persona cara provoca dolore e abbattimento, gli adulti quasi sempre posseggono gli strumenti per analizzare e con il tempo metabolizzare la mancanza, ma quando tutto questo riguarda da vicino un bambino, la questione diventa molto delicata: è necessario procedere con molta attenzione e razionalità. L’elaborato di Monica Truffa è frutto di una minuziosa ricerca e di un grande impegno, di anni di studio e di documentazione, strutturato e pensato come valido supporto per gli adulti e i bambini in difficoltà. Il testo è articolato in tre parti distinte: l'approccio filosofico iniziale pone la relazione tra essere ed universo, la seconda parte elabora, genera strategie e risposte al problema di fondo, e l'ultima sezione è dedicata ai bambini, al loro punto di vista. L'autrice, tramite collaboratori preziosi, ha potuto realizzare svariati progetti correlati alla moderna concezione della psicologia dell'età evolutiva, cercando, attraverso la narrazione, di rendere il concetto di lutto molto naturale e inserirlo nel contesto generale della deperibilità delle cose, della natura, degli animali e di tutti gli esseri viventi.
Valeria Maria Tovo racconterà del suo libro “Quando facevo la mondina”. La sinossi del volume: 1981, Valeria perde il padre improvvisamente e tutta l’attività commerciale legata a lui cessa improvvisamente. La famiglia si ritrova a dover affrontare una grave crisi economica. Per aiutare a risollevare i conti di casa la ragazzina, poco più che sedicenne, decide di fare la mondina. Verrà iniziata al lavoro da una squadra di mondariso che l’adotterà, dandole importanti insegnamenti di vita. Il mondo in cui si ritrova è diverso da quello delle sue coetanee. Mentre le sue amiche organizzano vacanze a Riccione, Valeria trascorre le giornate di caldo afoso con signore di mezza età, in un mare a “quadretti”. Il fidanzato la lascerà e lei, a ventuno anni, dovrà ripartire da capo, sola e senza lavoro. Si presenterà per un colloquio nella grande Milano, tra decine di altre aspiranti impiegate e, al momento della consegna del suo libretto di lavoro, i soci di quella grande impresa restano allibiti leggendo: “Avventizia mondina”. Le chiedono allora: “Lei, signorina, ha fatto la mondina?”. “Si, per quattro stagioni, come vede dai contributi agricoli”. SI guardano tutti e tre in faccia e, all’unisono, rispondono: “Comincerà a lavorare lunedì, e sa perché?” No, lei non lo sa. Uno di loro spiega: “Perché una persona che ha fatto la mondina, può fare tutto, anche la bibliotecaria”.
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