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Anno 2020

I dati sul Covid del'Osservatorio socio ambientale trinese

Christian Salerno commenta i numeri della pandemia

Dati Covid Trino

"Analizzando i dati strettamente da un punto di vista statistico è indubbio che la pandemia Covid-19 a Trino ha indotto con 155 deceduti per il 2020 un elevato picco almeno limitatamente ai dati dell’ultimo decennio, ed è anche evidente che se si sottraessero i 21 morti indotti dall’infezione il dato complessivo potrebbe rientrare maggiormente negli standard medi storici trinesi". 

Sono alcune delle considerazioni finali del dottor Christian Salerno, epidemiologo dell’Osservatorio socio ambientale trinese, in merito al terzo report sulla situazione di Trino riguardante l’andamento dell’epidemia da Sars-Covid-19. In questo terzo report Salerno, che si avvale della collaborazione di Michele Fracassi e Cristina Casaro, ha proceduto all’analisi critica delle schede Istat sui decessi per Covid-19.

Nell’ultimo decennio a Trino sono morte 85 persone nel 2010, 118 nel 2011, 101 nel 2012, 75 nel 2013, 109 nel 2014, 122 nel 2015, 86 nel 2016, 105 nel 2017, 113 nel 2018, 98 nel 2019, 155 nel 2020. In tutto 1.167, di cui 618 donne e 549 uomini. Salerno spiega: "Osservando la frequenza dei decessi degli ultimi 10 anni, il 2020 è in assoluto quello con il maggior numero. Rispetto al 2015, che aveva più morti degli altri anni, si registra un incremento pari al 30 per cento nel 2020. Anno che è il più critico anche rispetto al decennio 2010-2019 che registra un valore medio di 101,2 decessi per il totale generi, 53,4 per le donne e 47,8 per gli uomini".

Dei 155 morti nel 2020, 84 sono donne e 71 uomini: "Le fasce di età maggiormente interessate sono quelle over 70 anni, in particolare per le donne oltre 85 anni". Salerno continua: "I positivi al Covid-19 al momento del decesso nel 2020 sono 30 (4 soggetti ogni 1.000 abitanti): non sono disponibili le schede Istat di cinque soggetti. Secondo le indicazioni dell’Istituto Superiore di Sanità, è bene distinguere se i soggetti siano deceduti “per” Covid, ovvero per coloro che l’infezione ne ha indotto effettivamente il decesso, o se trattasi di soggetti deceduti “con” Covid, cioè con una diagnosi di positività al virus ma con patologie pregresse/preesistenti che ne hanno indotto la morte a prescindere dall’infezione. Analizzando le schede di morte Istat dei 25 soggetti disponibili, i deceduti “per” Covid sono 21 mentre morti “con” Covid sono 4, rispettivamente con affezioni rientranti nei disturbi psichici, cardiovascolare, apparato respiratorio e mal definite, e si tratta di due uomini e due donne con età superiori agli 80 anni. Tre presentavano numerose patologie concomitanti di lunga durata a carico del sistema nervoso, apparato respiratorio e cardiovascolare; solo per un soggetto viene indicato l’accidente cardiaco acuto senza menzionare altre affezioni".

L’epidemiologo prosegue: "I decessi, ad oggi, provocati dal Covid-19 nel 2020 sono 21, il 13,5 per cento del totale dei morti dell’anno, con una leggera prevalenza tra le donne, 12, e 9 uomini. Le classi di età maggiormente interessate sono 70-74 e oltre 85 anni negli uomini e oltre gli 85 per le donne". I dati sanitari dei deceduti per Covid-19: 10 per insufficienza respiratoria/polmonite, 5 mal definito/non indicate, 5 danno miocardico, uno sovrainfezione. Salerno illustra i dati: "L’insufficienza respiratoria e il danno polmonare è la complicanza più osservata tra i deceduti Covid pari al 47,6 per cento, seguito dal danno miocardico e mal definite entrambe col 23,8 per cento. La maggioranza dei soggetti deceduti Covid-19 presentava tre o più patologie preesistenti, 45 per cento, per il 25 per cento sul certificato di morte Istat non è indicata nessuna ulteriore affezione, il 20 per cento è deceduto con due patologie pregresse e il 10 per cento con una. Le patologie croniche a carico dell’apparato cardiovascolare sono le più frequenti, seguite da apparato respiratorio, dove si segnalano specialmente soggetti affetti da Bpco (broncopneumopatia cronica ostruttiva) e asma, neoplasie (in particolare tumori della mammella di vecchia diagnosi), ipertensione, diabete (tutti uomini), sistema nervoso, un caso a testa per affezioni a carico di reni e tiroide".

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