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Borgo d'Ale - calamità

Gelata: "Compromessa gran parte della produzione di pesche e kiwi"

Agricoltori assicurati: "Al massimo viene coperto il 60% dei danni"

Borgo d'Ale peschi in fiore

Borgo d'Ale: i peschi in fiore a fine marzo, prima della gelata che ha compromesso la produzione

Borgo d'Ale: circa il 90% delle piante da frutto ha subìto danni dalla gelata della settimana scorsa. Ora si spera negli aiuti che dovrebbero derivare dalla richiesta di stato di calamità, avanzata dalla Regione. Ma dal paese parte l'allarme: qualche agricoltore potrebbe gettare la spugna.

Le prime stime lasciano poco spazio alla speranza: gran parte della produzione di pesche, kiwi e anche di ortaggi del territorio appare compromessa. E' la conseguenza di quanto accaduto nella notte tra il 7 e l'8 aprile scorso. "Già alle 22 la temperatura era scesa un paio di gradi sotto lo zero, ma col passare delle ore si sono raggiunti picchi anche di -9° - ricorda il sindaco Pier Mauro Andorno - La persistenza di questi valori fino al mattino ha provocato conseguenze pesanti sulle piante, che forse ne risentiranno ancora nella prossima stagione".

A seguito della gelata il primo cittadino ha contattato l'assessore regionale all'agricoltura Marco Protopapa, che in quel momento stava ricevendo decine di segnalazioni simili da tutto il Piemonte. "Mi auguro che il nostro territorio non sia dimenticato - sottolinea Andorno - Da parte nostra convocheremo la commissione agricoltura per stilare, insieme alle associazioni di categoria, una prima stima dei danni".

Alle conseguenze della gelata non sfuggono nemmeno gli agricoltori assicurati. "Al massimo viene coperto il 60% dei danni" afferma il primo cittadino. Diversi imprenditori invece hanno attivato delle polizze che, in base a tempistiche prestabilite, entrano in vigore solo da questa settimana. "C'è chi ha già pagato il premio ma non riceverà alcun risarcimento" sottolinea Andorno.

Per la verità non è la prima volta che il gelo primaverile colpisce le colture tradizionali del territorio, anche a causa dei cambiamenti climatici. In questo caso però la 'disgrazia' non arriva da sola. A fine 2020 la Agea (l'Agenzia nazionale che si occupa di erogare fondi all'agricoltura) ha aggiornato le rendite dei terreni, facendo schizzare il valore dei frutteti tra Borgo d'Ale e Alice Castello. "Gli importi sono decuplicati - lamenta il sindaco - E questo perché sono stati presi in considerazione gli estimi di una quarantina di anni fa, quando la situazione era evidentemente ben diversa". Gli effetti non mancheranno di farsi sentire sulle compravendite, sulle successioni ma anche sulle tasse come l'Imu e l'Irpef

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