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La denuncia dell'associazione

Ancora vandalismi a Leri Cavour

Dalle telecamere si spera di risalire ai responsabili

Leri Cavour

Una delle porte divelte

Violati divieti, casa Cavour e decreto in vigore. Il borgo di Leri ancora una volta è stato vittima dell’intrusione di malintenzionati che hanno fatto ingresso nella casa del conte Camillo Benso e al borgo stesso. A scoprirlo, ieri, sono stati i volontari dell’associazione "Leri Cavour" che si prendono cura del borgo.

Leri Cavour

Proprio dall’associazione è stato scritto l’ennesimo messaggio sui social per commentare una nuova intrusione: "Ci sforziamo di essere educati, di non diventare cattivi, di contenere la rabbia ma a tutto c'è un limite. Qualcuno ha nuovamente violato i divieti e la casa di Cavour a Leri. Immaginate il lavoro che, ogni volta, ci ritroviamo a dover fare per ripristinare tutto. Per colpa di qualche malintenzionato che va alla ricerca di cosa poi non si sa. Abbiamo scoperto questa ennesima intrusione tra l’altro effettuata in questo momento in cui è in vigore un decreto che in zona rossa vieta di uscire di casa se non per comprovati motivi. Fortunatamente pare che non ci siano danni. Certamente questi gesti ci mettono addosso tanta rabbia visto l’impegno che ci mettiamo per curare e rendere più bello il borgo, ma non ci daremo mai per sconfitti. Il nostro compito è di promuovere, tutelare e valorizzare il borgo, non abbiamo mai negato l’accesso, se richiesto, a nessuno. Certo, però, i malintenzionati non sono i benvenuti".

Leri Cavour

Dalle foto postate dai volontari dell’associazione si vedono le porte divelte da casa Cavour per entrare nell’edificio dove comunque non c’è nulla da rubare, dopo i furti e le devastazioni degli scorsi decenni. Il borgo di Leri e casa Cavour sono infatti stati saccheggiati dai ladri durante il periodo in cui era di proprietà dell’Enel, ma le violazioni, i danni e i furti sono proseguiti anche negli anni successivi. Il borgo ora è però videosorvegliato e chissà che dalle telecamere non si possa risalire agli autori dell’ultimo gesto. Tra gli episodi più recenti si possono ricordare le otto persone provenienti dal torinese accampate a bivaccare in tenda, col fuoco acceso, in un periodo in cui l'erba secca abbondava. Persone che inoltre avevano lasciato cartacce e bottiglie di alcolici a terra, corde alle pareti per i cani, porte spostate e gettate a terra. Degli stessi giorni era anche la violazione alla chiesa del borgo nella quale qualcuno era entrato spostando e spaccando armadi e inferriate appena messi per sbarrare la finestra sul retro.

Un altro episodio recente è quello di un cacciatore pizzicato al buio con le sue prede appoggiate alla staccionata del salice del borgo e che aveva intimato con aggressività di andarsene al volontario dell’associazione. Ancora più noto è l’episodio del 2019 quando casa Cavour fu violata e fu teatro dei graffiti di una coppia di francesi, un uomo e una donna probabilmente di Nantes, ai quali si era potuto risalire in quanto avevano pure lasciato la firma: "Attaché tes lacets", "Persu" e "Leila". Ma nel passato gli episodi non si contano: dal portone di casa Cavour rubato, così come nei decenni erano stati divelti e portati via pavimenti e scala all’interno della casa del conte.

Leri Cavour

Dall'associazione Leri Cavour ricordano che in quel luogo c'è il divieto d'ingresso ai non autorizzati, che la caccia a Leri è vietata, che la videosorveglianza è sempre attiva e le immagini arrivano alla polizia municipale trinese. La raccomandazione dei responsabili dell'associazione è di segnalare sempre al Comune di Trino la volontà di recarsi al borgo di Leri, per essere in regola con le autorizzazioni.

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