Grignasco - Faro della Resistenza
di Redazione La Sesia
26 Gennaio 2021 11:57
Il faro della Resistenza a Grignasco, trasformato in ripetitore
Grignasco: risolto alla frazione Ara il problema della cabina di alimentazione di un impianto di radiosegnale sorto nell’estate scorsa a ridosso del Faro della Libertà, il monumento ai partigiani caduti, inaugurato nel 1964. L’impianto sarà spostato, garantendo comunque ai residenti la funzionalità dei servizi di telefonia mobile e wifi.
La vicenda era stata sollevata a luglio, quando un gruppo di cittadini della frazione si era mobilitato a causa dell’installazione della cabina di alimentazione proprio ai piedi del monumento: da un lato c’era il problema del manufatto in sé, costruito senza autorizzazione né da parte dei proprietari del terreno né del Comune e neppure dell’Unione montana dei Comuni della Valsesia; dall’altra c’era la protesta per il fatto che fosse stato realizzato proprio a ridosso del monumento, il che è apparso irrispettoso nei confronti del valore storico e simbolico del cippo.
Insieme ai cittadini, si è fatta sentire anche la protesta del Comune di Grignasco, oltre che dell’Anpi e del Parco del Fenera, all’interno del quale si è verificato il fatto. Tutti si sono rivolti all’Umv, a cui spetta la competenza manutentiva del monumento: "Ci siamo subito attivati per ottenere dall’operatore il trasferimento della cabina - spiega l’Assessore Alberto Daffara -. Grazie alla collaborazione di tutti i soggetti coinvolti e cioè Comune di Grignasco, Parco, Anpi, Comune di Serravalle, e anche di Eolo che aveva installato le antenne, abbiamo raggiunto una soluzione che risulta rispettosa del monumento e anche delle esigenze dei cittadini: Eolo ha già attivato l’iter per richiedere le necessarie autorizzazioni all’installazione di un analogo trasmettitore in un’area poco distante dall’attuale, in modo da restituire al monumento la sua integrità e nello stesso tempo da salvaguardare il diritto dei residenti ad usufruire dei servizi digitali garantiti dalla presenza dell’antenna".
Si conclude dunque questa vicenda, che aveva creato un certo scompiglio nella piccola e pittoresca frazione di Ara, meta di turismo culturale ed ambientale grazie proprio alla presenza del Faro della Resistenza e del Parco del Fenera.
"Buonsenso ed il dialogo favoriscono la soluzione positiva di tutti i problemi - conclude Daffara -. In questo caso, ci vorrà il tempo necessario all’assolvimento delle pratiche necessarie per ottenere i permessi, e a breve tutto sarà sistemato".
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