Percorsi di crescita
di Rosa Palma
14 Febbraio 2022 11:23
Un fenomeno molto diffuso tra bambini e adolescenti (e, a volerla dire tutta, anche tra gli adulti) è quello del cosiddetto “binge watching”, ovvero di quella che letteralmente può essere tradotta come “abbuffata di visione”, oggi possibile anche grazie alla disponibilità 24 ore su 24 di contenuti audiovisivi su piattaforme streaming.
La possibilità di guardare tutto e in ogni momento è senza dubbio seducente per i nostri figli. Ma quando il tempo trascorso davanti allo schermo diventa troppo, la prima domanda che ci poniamo è: “quali possono essere le conseguenze per i nostri bambini e i nostri ragazzi”? Ci sono rischi legati alla diminuzione delle ore di sonno e della qualità di esso, alla fuga dalla realtà, alla riduzione del tempo dedicato ad altre attività, alla compromissione delle relazioni sociali e soprattutto quelli legati all'emulazione di comportamenti violenti. Tuttavia, dovendo fare i conti con la realtà in cui viviamo, dobbiamo anche affermare che non ci sono solo aspetti negativi e, fortunatamente, genitori ed educatori hanno a disposizione strumenti educativi specifici ed efficaci per gestire il fenomeno e coglierne le opportunità.
Come primo esempio da offrire c'è quello delle storie attraverso i video. Esse trascinano, emozionano, stimolano l' apprendimento e allenano l'intelligenza emotiva, la costruzione dell'identità e la scoperta dei propri potenziali. Fondamentale è comprendere anche quali fattori inducano la persona a dedicarsi a questa pratica. Quando infatti il tempo dedicato a quest'attività è estremamente elevato e trascorso in solitudine potrebbe esprimere un tentativo di trovare in essa un rifugio oppure mettere in atto una fuga da una realtà difficile. Se si tratta di un evento occasionale non c'è da preoccuparsi ma quando diviene la regola e si registra di frequente è opportuno fare attenzione. Si ha infatti a che fare con una vera e propria dipendenza comportamentale, caratterizzata da uno spettro sintomatologico simile a quello che denota le tossicodipendenze con sintomi di astinenza e conseguenze sulla vita sociale, scolastica, interpersonale ecc. Sono sorti addirittura centri specializzati in riabilitazione psicologica. E allora quale potrebbe essere il rimedio? Senza dubbio determinate buone abitudini possono aiutare a non cadere nella trappola delle maratone televisive prediligendo un uso più coscienzioso delle serie tv. Crearsi e offrire delle distrazioni che possano spostare l'interesse dalla tv ad altro, per esempio passeggiate in contesti naturali, la pratica di uno sport, un'uscita in compagnia o piccoli passatempi.
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