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Mandare un messaggio nello spazio: ora è possibile

Il progetto italiano Star Bottle, accessibile a tutti, ha già programmato quattro invii entro il 2025

Mandare un messaggio nello spazio: ora è possibile

Inviare messaggi nello spazio ora sarà accessibile a tutti, grazie a Star Bottle, il progetto italiano presentato qualche giorno fa nella Sala Caduti di Nassirya del Senato della Repubblica, su iniziativa del senatore Gian Marco Centinaio, vicepresidente del Senato.

L'idea è stata ispirata dall'attività dal radioastronomo e astrofisico americano, Frank Drake, pioniere nella ricerca di vita extraterrestre che, nel 1974, progettò il “messaggio di Arecibo”, un segnale radio che fu inviato a un ammasso stellare a circa 22.000 anni luce di distanza dalla Terra.

Star Bottle, progetto sotto la responsabilità di Domenio Zambarelli, prevede l'utilizzo di una parabola di 11 metri di diametro della stazione del Fucino, in Abruzzo, per inviare messaggi radio nello spazio. Testi, video, immagini o audio verranno trasformati in codice binario e trasmessi con la frequenza 2.115 MHZ che il Mimit (Ministero dell'Impresa e del Made in Italy) ha assegnato, da 20 anni, a "Star Bottle". La data della prima trasmissione sarà proprio la notte delle stelle cadenti, il 10 agosto, con direzione Via Lattea. Un secondo invio è previsto per il 21 dicembre, solstizio di inverno. Seguiranno altri due lanci entro il 2025.

"Affascinare le persone, soprattutto i giovani, tanto da avvicinarli all'astrofisica e all'astronomia" è quanto espresso da Luca Perri, astrofisico e divulgatore, che ha partecipato alla presentazione del progetto. Parte degli introiti di Star Bottle serviranno per finanziare borse di studio, rivolte ai giovani, con lo scopo di portare avanti la ricerca di nuovi "alfabeti" per comunicare con civiltà extraterrestri.

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