Contributi
10 Aprile 2024 12:26
Dal mese di maggio 2024 anche per le dipendenti del settore pubblico dovrebbe cambiare la busta paga, a fronte della richiesta per fruire del Bonus mamme lavoratrici. Un ritardo, rispetto alle dipendenti del settore privato, dovuto al mancato aggiornamento del sistema di pagamento della pubblica amministrazione, NoiPA. Ora, con il rilascio di "una funzionalità nell’applicativo Gestione Stipendi" – come ha comunicato il Ministero dell’Economia e Finanze – a partire dal prossimo mese il bonus verrà erogato, compresi gli arretrati a partire da gennaio.
Chi non ha presentato richiesta, potrà ancora farlo e l’erogazione del sostegno partirà da giugno 2024.
Le lavoratrici del settore pubblico, quindi, potranno procedere come da regolamento, ovvero presentando semplicemente un’ autocertificazione all’ ufficio competente della propria amministrazione, completo del codice fiscali dei propri figli. Per le lavoratrici scolastiche, invece, è necessario l’accesso all’area riservata del portale Mim, dove sarà disponibile il link diretto alla funzione Decontribuzione maternità, che guiderà allo svolgimento della pratica.
Condizioni necessarie, per entrambi i settori, sono avere un contratto a tempo indeterminato, anche se part time o di apprendistato. Sono inclusi il settore agricolo. Escluse, invece, le lavoratrici domestiche.
Il numero di figli. Chi ha almeno tre figli a carico può ricevere l'esonero dai contributi per un periodo di tre anni, sulle buste paga dal gennaio 2024 al dicembre 2026, al massimo fino a quando il più piccolo avrà compiuto diciotto anni. Solo per questo 2024 c'è una misura sperimentale: anche chi ha solo due figli a carico può ottenere la decontribuzione, per il periodo gennaio - dicembre 2024, e fino a quando il figlio più piccolo non ha compiuto dieci anni.
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