ambiente
15 Marzo 2024 08:58
La lontra, uno dei mammiferi più rari d'Europa, è tornata in centro italia, Lazio e Marche, così come al nord. Sull'arco alpino, in regioni come Trentino, Friuli Venezia Giulia, Veneto, Lombardia e Liguria. Ad oggi la presenza stimata è di circa 1000 esemplari, compresa la popolazione sopravvissuta nelle regioni meridionali di Campania, Basilicata, Puglia, Calabria, Abruzzo e Molise. Numeri ben al di sotto del minimo vitale, 4000 - 5000 esemplari, necessari per mettere in sicurezza la specie.
A fornire questi dati è il Wwf, promotore, insieme all'università del Molise, del Progetto Lontra. In 18 mesi sono stati setacciati centinaia di chilometri lungo i 35 bacini idrografici, tra cui Po, Tevere, TagliamentoAdige, Isonzo, Magra, Arno, Ombrone, Liri-Garigliano, in cerca di tracce di presenza e degli escrementi, i cosiddetti spraint, caratteristici della specie. L'aiuto di videotrappole ha permesso l'individuazione di gruppi famigliari, a testimonianza della capacità riproduttiva. Tra i fattori che hanno favorito il ritorno al nord della lontra si considera lo sconfinamento di esemplari provenienti da Austria, Slovenia e Francia. Non si escludono gli spostamenti via mare, in fase di monitoraggio e supportati da segnalazioni di esemplari vicino a porti, spiagge o isole.
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