Ordine degli Ingegneri della Provincia di Vercelli
di Ordine degli Ingegneri della Provincia di Vercelli
23 Dicembre 2025 09:00
Ci piace definirla “l’infrastruttura invisibile del vivere civile”. La sicurezza può essere declinata in vari modi ed interessa una marea di campi e di attività: sicurezza nei luoghi di lavoro, sicurezza basata sulla prevenzione degli incendi e sulla valutazione del rischio sismico, sicurezza in caso di calamità naturali (alluvioni, smottamenti, ecc.), sicurezza informatica, sicurezza nei casi di bullismo, sicurezza in campo medico, sicurezza per prevenire furti, rapine ed attentati, sicurezza per garantire la salvaguardia ambientale (aria, acque, terreni, comfort)…
Come si può ben comprendere, l’argomento è vastissimo: la percezione del rischio e la diffusione della cultura della sicurezza sembrano cose scontate ma non sempre è così: occorre seminare con precocità, costanza ed insistenza questi concetti. Per quanto ci riguarda, da più di un decennio gli Ingegneri organizzano annualmente, in genere a Roma, la “Giornata nazionale dell’ingegneria della sicurezza”, che ovviamente interessa i settori di nostra pertinenza, in particolare la sicurezza nei luoghi di lavoro e ciò che può comportare nel campo della prevenzione degli incendi.
Nell’appuntamento di quest’anno ci sono stati momenti di approfondimento anche per tradurre le novità normative in prassi operative e strumenti di lavoro. In particolare si è dato ampio risalto al recente Decreto-legge 31 ottobre 2025 n. 159 (entrato in vigore il 31 ottobre 2025; è in corso l'esame per la conversione in legge da parte del Parlamento), che introduce importanti novità in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro, esaminando gli impatti operativi di questo nuovo provvedimento normativo.
Le principali novità includono il rafforzamento della prevenzione e della formazione, la digitalizzazione dei processi di sicurezza (puntando ad una maggiore trasparenza con lo sviluppo di banche dati e di sistemi informatici per la gestione della formazione e delle ispezioni) , il potenziamento dei poteri di ispezione, nuove norme per gli appalti ed incentivi economici per le imprese, l’introduzione della "patente a crediti" per i cantieri (uno strumento per incentivare comportamenti virtuosi e sanzionare le irregolarità); sono state introdotte anche modifiche specifiche, come l'estensione della copertura assicurativa INAIL per gli studenti nei percorsi scuola-lavoro (anche per il tragitto) e la revisione delle visite mediche per i lavoratori, con l'obbligo di conteggiare le visite di sorveglianza sanitaria nell'orario di lavoro. Più vicino a noi, a Torino, la Direzione regionale dei Vigili del fuoco del Piemonte ha appena ricordato con un convegno l’ultimo recepimento in Italia con il D. Lgs n. 105/2015 (meglio conosciuto come applicazione della Seveso III) della direttiva 2012/18/CE, normativa europea che mira a prevenire e limitare le conseguenze degli incidenti rilevanti negli stabilimenti industriali che manipolano sostanze pericolose: è stato fatto un bilancio di dieci anni di applicazione in Piemonte delle norme sui rischi industriali, sottolineando le problematiche collegate con la salvaguardia dell’ambiente e le sinergie per lo sviluppo di un efficace sistema di controllo coordinato, ipotizzando scenari incidentali per la gestione delle emergenze, anche in collaborazione con le Prefetture.
Continuando con quello che riteniamo essere un nostro compito/dovere istituzionale, la diffusione della “cultura della sicurezza” ha avuto poi un particolare impulso da qualche anno: il 14 maggio 2019 è stato sottoscritto un protocollo d’intesa tra il MIUR (ora Ministero dell’Istruzione e del Merito), il CNI (Consiglio Nazionale degli Ingegneri) ed il Dipartimento di Protezione Civile avente per tema “La sicurezza a partire dai banchi di scuola”, con lo scopo di promuovere l’attività di formazione in materia di sicurezza tra alunni e docenti e di sviluppare delle linee guida di pianificazione istituzionale da concretizzarsi e formalizzarsi in un modello di intervento che potesse essere introdotto in forma sperimentale presso tutte le scuole di ogni ordine e grado. Il primo progetto pilota, denominato “10 scuole, 10 ordini, 10 città”, ha coinvolto nell’anno scolastico 2019-2020 dieci classi prime delle scuole medie inferiori, selezionate dal MIUR, ubicate in grandi città capoluogo. I risultati del progetto pilota sono stati raccolti in un vero e proprio manuale operativo, un volume che abbiamo denominato “Quaderno di viaggio”, diventato una guida preziosa per coloro che hanno voluto partecipare alle edizioni successive del progetto.
Nonostante la pandemia infatti l’iniziativa ha avuto un seguito ed il progetto ha ottenuto ottimi risultati, lavorando negli anni successivi su un nuovo percorso educativo più complesso, mirando a sviluppare la percezione del rischio, procedendo sempre in parallelo con i programmi ministeriali. Si sono aggiunti percorsi anche per gli anni successivi delle scuole medie. Uno degli obiettivi che si sta cercando di perseguire è infatti proprio quello di estendere questo metodo educativo nei percorsi di studio, attraverso i programmi curricolari, partendo dagli studenti delle scuole medie inferiori fino a raggiungere quelli delle scuole medie superiori.
La prima edizione del Quaderno di viaggio del 2020 conteneva 74 schede specifiche, quasi 7 per ogni materia, proponendo spunti di riflessione ed esercitazioni con l’obiettivo di avvicinare gli studenti al concetto di sicurezza. Come è ben evidenziato nell’ultima edizione del 2024, il quaderno di viaggio continua a raccogliere i risultati delle esperienze maturate negli anni precedenti, con gli spunti ricevuti dagli alunni e dai docenti delle scuole coinvolte e con i progetti finali presentati da ogni classe alla fine del percorso formativo: le schede di ogni materia sono state implementate raggiungendo un totale di 176 ed è stata aggiunta una nuova area denominata inclusività, dedicata ai docenti di sostegno ma che può essere utilizzata in modo trasversale dai docenti di tutte le materie.
Il progetto “La sicurezza a partire dai banchi di scuola” consiste in tre fasi successive:
• fase 1: formazione del personale docente, che vede impegnati i formatori individuati dall’Ordine degli Ingegneri (colleghi particolarmente esperti nel campo della sicurezza); i formatori presentano il progetto ai docenti, in modo da poter inserire nel programma di ogni materia argomenti, attività, esercizi che possano avvicinare l’alunno alla sicurezza, alla sua percezione ed al suo riconoscimento nelle azioni di tutti i giorni;
• fase 2: lezioni in classe agli alunni; durante il regolare svolgimento delle lezioni ogni insegnante decide quando e come inserire argomenti e/o focus sulla sicurezza, utilizzando il materiale formativo consegnato (in particolare il quaderno di viaggio);
• fase 3: svolgimento del “Safety Project” e manifestazione finale; il percorso educativo termina con una “vetrina”, il Safey Project, che rappresenta un momento di comunicazione tra l’ambiente scolastico ed il mondo esterno nonché di riconoscimento ai docenti ed ai discenti che sono stati coinvolti nel progetto.
Per la prima volta proviamo a candidare anche Vercelli per questo anno scolastico o, molto più probabilmente, per il prossimo, coinvolgendo almeno una classe prima di una Scuola Media Primaria.
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