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Sulla mia strada

Lo stile di Dio non è mai quello di valersi di chi si ritiene importante

Monsignor Sergio Salvini commenta il Vangelo di domenica 21 dicembre

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Quarta domenica d’Avvento

Sappiamo bene che il tempo di Avvento è un periodo di attesa e di conversione durante il quale possiamo imparare ad amare meglio il Signore per aiutare a preparare il Natale: ecco una meditazione per la quarta domenica d'Avvento.

Il Santo Patriarca è chiamato a custodire una famiglia con pochi mezzi e poca esperienza, come lo sono un milione di famiglie di tutto il mondo. La grande fede di San Giuseppe, soprattutto nei momenti più sfidanti è un modello di abbandono alla volontà di Dio, accompagnato da una saggia riflessione.

Maria darà alla luce un figlio e tu lo chiamerai Gesù: colei che ha concepito nel modo del tutto speciale a nome dell'intera umanità è Maria, la terra vergine su cui il verbo di Dio ha posato il suo piede per prepararci al Natale. Uniamoci quindi a Maria, a Giuseppe nel silenzio nell'umiltà e nella preghiera, facendo sì che nel nostro cuore e nella nostra mente risuoni continuamente la parola di Dio che vuole farsi evento anche in noi.

È una scelta di umiltà, come Maria è stata chiamata alla grande missione della maternità divina, così a Giuseppe è stato affidato il compito della paternità legale che ha richiesto una grande umiltà e un purissimo amore.

I profeti avevano annunziato che secondo il disegno di Dio, il Salvatore sarebbe nato dalla stirpe di Davide. Giuseppe è un discendente di questa stirpe, ma oramai umile e povero, non possiede ricchezze e non vanta onori, ma è nobile nel cuore.

Lo stile di Dio, infatti, non è mai quello di valersi di persone che si ritengono importanti e degne di stima e che riscuotono successo, il Signore sceglie sempre il piccolo, il povero e l'umile, come ha scelto Maria e anche Giuseppe. Il Signore continua anche ad agire nella chiesa e nel mondo servendosi gli strumenti umani che non hanno la pretesa di agire in modo autonomo e che non riscuotono il consenso delle folle, ma che anche si mettono nelle sue mani e umilmente gli obbediscono.

È questa la parola essenziale, Maria obbedisce, dice sì. Giuseppe obbedisce, dice sì, senza pretendere di capire, ma aderendo al disegno divino e accettando con fiducia che Dio porti a compimento la sua volontà, il compimento di un disegno divino. A Dio tutto è possibile perché egli è onnipotente nell'amore. Questo è vero anche per la nostra vita. Se affidiamo a lui la nostra vita, pur piccola, fragile, nulla è impossibile perché diventerà una vita santa. Eppure la santità è possibile perché è lui che agisce in noi, con la sua grazia e solo per grazia, avanziamo nella vita di fede, di speranza e di carità e ci comportiamo in modo da essere testimoni dell'amore di Dio e degni di lui.
Buon Natale a tutti.

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