VERCELLI
16 Dicembre 2025 11:34
Nella sede storica di Borsa Italiana si è svolta la cerimonia del Premio Industria Felix – L’Italia che compete, riconoscimento assegnato alle aziende italiane che si distinguono per performance gestionale e affidabilità finanziaria. Tra le realtà premiate anche Versoprobo Società Cooperativa Sociale, chiamata a ritirare l’Alta Onorificenza di Bilancio in un contesto che celebra l’eccellenza economica del Paese.
Un premio che nasce dall’analisi rigorosa dei numeri: margini, indicatori finanziari, solidità patrimoniale. Eppure, nelle parole del presidente Islao Patriarca, questo riconoscimento diventa soprattutto l’occasione per aprire una riflessione più ampia su cosa significhi davvero “avere successo” nel fare impresa oggi.
«Sono felice e orgoglioso - afferma Patriarca perché questo premio dimostra che anche un’impresa cooperativa, radicata nel sociale, può essere solida, efficiente, credibile dal punto di vista economico». Ma subito chiarisce che fermarsi ai numeri sarebbe un errore. «I bilanci raccontano una parte della storia. Raccontano come sta un’azienda. Ma non raccontano che prezzo viene pagato per quei risultati».
«Nel modello economico dominante – spiega - il successo viene spesso misurato con una formula tanto semplice quanto ingannevole: più consumo, più PIL, più fatturato, più ricchezza. Ci è stato insegnato che crescere significa produrre e consumare sempre di più - osserva Patriarca - e che il valore di un’impresa coincida con la sua capacità di macinare numeri». Ma quella crescita ha un costo nascosto: «Quel prezzo – sottolinea - lo pagano ogni giorno le persone che lavorano in aziende e multinazionali che misurano tutto solo in termini di profitto. Lo pagano con il tempo sottratto alla vita, con lo stress, con la precarietà, con il senso di sostituibilità. E lo pagano anche i territori, spesso sfruttati, impoveriti, consumati da realtà che si insediano, estraggono valore e poi se ne vanno».
È un modello estrattivo, che lascia dietro di sé bilanci in ordine ma comunità più fragili: «Noi crediamo che questo non sia sviluppo, e soprattutto non sia successo - afferma Patriarca con decisione - Non è questo il modello che vogliamo rappresentare».
(L'intervista integrale e le fotografie saranno pubblicate sul numero che andrà in edicola venerdì 19 dicembre)
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