Venerdì 12 dicembre
di Michela Giuliani
10 Dicembre 2025 10:10
Lara Danesino e Valter Bossoni
“Il Paese è fermo, i salari e le pensioni arretrano, la sanità e i servizi pubblici vengono tagliati, mentre cresce la precarietà e si alza l’età pensionabile. La manovra di bilancio dell’attuale Governo non risponde alle vere urgenze sociali: non restituisce il potere d’acquisto perso, non sostiene l’occupazione di qualità, non investe su industria e giovani. A pagare i conti sono ancora una volta lavoratrici, lavoratori e pensionati, mentre aumentano le spese militari, i condoni e i regali fiscali a chi ha di più”: così il segretario generale della Cgil Vercelli Valsesia, Valter Bossoni, interviene sullo sciopero generale proclamato dalla Cgil per venerdì 12 dicembre.
Nell’occasione, in città il sindacato ha organizzato un corteo che partirà alle ore 10 da corso Libertà angolo viale Garibaldi e arriverà fino in via San Cristoforo, davanti alla prefettura. Una delegazione della Cgil sarà quindi ricevuta dal prefetto Lucio Parente.
La protesta riguarda tutti i settori. Le richieste del sindacato riguardano il recupero del fiscal drag, il rinnovo dei contratti, salari dignitosi, pensioni giuste e flessibili, un welfare universale e un vero piano industriale che crei lavoro stabile e fermi la fuga dei giovani.
“Il Governo deve restituire quanto sottratto a seguito di una inadeguata politica fiscale - affermano dalla Cgil - e deve finanziare il sistema pubblico dei servizi a partire dalla sanità e dalla scuola: serve giustizia sociale, serve un’altra politica economica che metta al centro le persone, non l’austerità e il riarmo. Il 12 dicembre scendiamo in piazza: per cambiare la manovra, per cambiare il Paese”.
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