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Sulla mia strada

Avvento, buon momento per il cambiamento interiore

Monsignor Sergio Salvini commenta il Vangelo di domenica 7 dicembre

Avvento

Seconda domenica d'Avvento protagonista di questa domenica è un profeta, Giovanni Battista, che vive nel deserto non per una punizione, ma per purificarsi in vista dell'incontro con Dio, questo Grande Santo può aiutarci a chiedere in che cosa Dio mi sta chiedendo di cambiare in questo periodo di Avvento.

In questa seconda domenica di Avvento il Signore viene di nuovo incontro a noi, invitandoci a preparare la venuta di suo figlio. Il ciclo liturgico ci aiuta a non perdere di vista l'amore misericordioso di Dio che non si stanca di perdonarci: per questo ci invita a ricordare anche la prima lettura, l'invito alla conversione e poi quella del Vangelo, voce di uno che grida nel deserto, preparate la via del Signore, spianate nella steppa la strada per il nostro Dio, ogni valle sia innalzata, ogni monte e ogni colle siano abbassati.

Il terreno accidentato si trasformi in piano e quello scosceso in vallata. I profeti dell'Antico Testamento, mentre esortavano il popolo a convertirsi dai loro peccati, annunciavano anche in futuro si sarebbe stabilita un'alleanza nuova ed eterna per mezzo di un discendente di Davide. E questo discendente alza la sua voce con forza. Tu che annunci liete notizie a Gerusalemme alza la voce non temere, annuncia la città di Giuda.

Ecco il nostro Dio. Ecco il nostro Signore Dio viene con potenza.
Il tempo d'Avvento è un buon momento per accogliere questo invito al cambiamento interiore. Possiamo anche ringraziare il Signore per aver dimostrato la sua misericordia verso di noi, perdonando ripetutamente i nostri peccati.

Egli presiede la nostra orazione e tu, Figlio mio, stai parlando con lui come si parla a un fratello, a un amico, a un padre pieno di fiducia, digli, Signore, tu sei la mia grandezza, tutta la bontà, tutta la misericordia e io so che mi ascolti, è per questo che mi innamoro di te con la rozzezza dei miei modi, delle mie povere mani impolverate dal cammino.

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