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VERCELLI - SCUOLA

La musica che unisce: l’incontro con Fabrizio Danieli e Furio Rutigliano alla Rodari

Le classi 2C e 4B della primaria “G. Rodari” hanno vissuto un’esperienza speciale: un incontro pensato non come semplice lezione, ma come autentico dialogo di suoni, emozioni e scoperte

Le classi 2C e 4B della scuola primaria “G. Rodari” hanno vissuto un’esperienza speciale: un incontro musicale pensato non come semplice lezione, ma come autentico dialogo di suoni, emozioni e scoperte. A guidare il momento è stata l’insegnante Anna Teti, che ha presentato ai bambini i due musicisti sottolineando come la musica – prima ancora che tecnica – sia condivisione, ascolto reciproco e possibilità di esprimere ciò che le parole non sempre riescono a dire.

Due musicisti, due percorsi ricchi di esperienza

Fabrizio Danieli, musicista apprezzato per la sua versatilità, ha accompagnato i bambini dentro il suo vasto percorso artistico. La sua passione nasce come batterista presso la Scuola di Musica Vallotti di Vercelli, per poi evolversi nello studio del basso con maestri come S. Profeta, G. Torta, P. Marianetti e F. Malaman, fino all’approfondimento presso l’Accademia Musicale Lizard. Negli anni ha suonato su palchi nazionali e internazionali con numerose tribute band – dai Rolling Stones ai Green Day, da Bruce Springsteen ai Ramones – e ha collaborato a progetti discografici come Buona Strada di Luca Pera e La Bottega dei Sogni. La sua presenza è oggi richiesta in molte formazioni: Rank, 4Ever, Electric Zoo (U2), aLCHEMY (Dire Straits), After Midnight, Morrissey e The Smiths, Malamente Partyband, Primocanale, Expresso Love e molte altre. Accanto a lui, Furio Rutigliano ha mostrato ai bambini la ricchezza del suo percorso di chitarrista e compositore. Nato come chitarrista elettrico, ha completato gli studi di chitarra classica al Conservatorio di Alessandria e si è perfezionato come compositore e arrangiatore, sia nell’ambito classico sia in quello pop-rock. La sua ricerca musicale lo ha portato a vincere due primi premi e un secondo premio in concorsi di composizione, oltre a scrivere arrangiamenti per brani di pop, canzone d’autore, rock progressivo e rock-jazz.

Un laboratorio vivo: ascoltare, osservare, costruire

Il pomeriggio si è trasformato in un vero laboratorio di educazione al suono: i musicisti, con la collaborazione dei bambini, hanno installato la strumentazione spiegandone le diverse parti; hanno mostrato dal vivo come cambiano timbri, volumi, effetti e regolazioni; hanno proposto canzoni da ascoltare, cantare e, in alcuni momenti, suonare insieme; hanno spiegato i ruoli dei due strumenti all’interno dei brani; hanno guidato i bambini in un lavoro di analisi musicale (intro, strofa, ritornello, inciso…), invitandoli a riconoscere “quando la musica cambia”. Un modo attivo, coinvolgente e profondamente formativo di scoprire la musica dall’interno.

Un dono prezioso: tempo, competenze e passione

Ciò che ha reso questo pomeriggio davvero speciale è stato il gesto dei due artisti: mettere a disposizione dei bambini il proprio tempo, le proprie competenze e la propria passione. Con semplicità e generosità hanno mostrato come la musica sia un ponte tra generazioni, un territorio di incontro dove ciascun bambino può sentirsi accolto e protagonista. L’esperienza si è conclusa con sorrisi, entusiasmo e applausi spontanei: segni di una bellezza che lascia tracce. Un pomeriggio che ha arricchito tutti, ricordando che crescere significa anche incontrare chi, attraverso la propria arte, ci insegna a guardare – e ad ascoltare – il mondo con occhi nuovi.

 

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