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Femme Vercelli

“Cronache di un femminicidio”: flash mob in piazza Cavour

Iniziativa per la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne

 “Cronache di un femminicidio” è il titolo del flash mob organizzato da “Femme Vercelli” per la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. L’evento si è svolto nel pomeriggio di martedì 25 novembre in piazza Cavour, con la partecipazione dei membri delle associazioni aderenti al movimento.

L’iniziativa ha proposto la lettura di cinque storie di donne uccise dai loro compagni, seguita dall’elencazione delle vittime di femminicidio registrate dall’inizio dell’anno: una lunga sequenza di nomi che racconta la gravità di una violenza ancora diffusa. Sullo sfondo, gli studenti del Liceo Artistico “A. Alciati” hanno curato la scenografia e hanno preso parte alla performance come comparse, offrendo un contributo coinvolgente.

«Contrastare la violenza significa cambiare la società. Servono educazione alla sessualità e all’affettività nelle scuole, finanziamenti stabili ai centri antiviolenza, servizi pubblici accessibili e consultori aperti», ha ricordato Laura Zinno, Referente Provinciale del Coordinamento Femme Vercelli, che ha poi invitato tutti ad essere attivi contro la violenza sulle donne: «Ogni gesto può fare la differenza. Se tu, o qualcuno che conosci, ha bisogno di aiuto, non restare in silenzio».

La manifestazione si è conclusa con il tintinnio delle chiavi sollevate dai presenti, simbolo della volontà di “fare rumore insieme” contro i femminicidi e ogni forma di violenza sulle donne.

 

  

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Commenti

  • 13:01, 26 Novembre 2025

    Violenza contro le donne

    Non passa giorno che le cronache dicano di casi di violenza alle donne/ femminicidi brutali e non più accettabili in un paese civile.Quando qualche donna sporge denuncia,alle autorità preposte,per maltrattamenti e stolkig nei suoi confronti,DOVREBBE scattare il fermo immediato di chi ha maltrattato. Fermo inteso come dice la parola,non con i domiciliari o il braccialetto elettronico o il daspo,ma con il carcere. Sicuramente molte vite in più si sarebbero salvate dalla furia di qualche ignobole e spregievole individuo. Costoro non meritano nessuna comprensione,vanno blindati !!!

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