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Settore Auto - Facciamo Chiarezza Con Angelo Santarella (Gruppo Nuova Sa-car)

Svalutazione e strategie per proteggere il proprio investimento

"E' importante pianificare fin da subito come e quando sostituire l'auto"

Angelo Santarella

Angelo Santarella

Nel corso dei precedenti appuntamenti abbiamo parlato di incentivi, auto elettriche, brand emergenti e mercato dell’usato. Oggi, con Angelo Santarella del Gruppo Nuova Sa-Car di Caresanablot, affrontiamo nel sesto appuntamento della rubrica, un tema concreto e spesso sottovalutato: la svalutazione delle automobili e le strategie per limitarne l’impatto nel tempo.

Dottor Santarella, perché è importante parlare di svalutazione quando si acquista un’auto?
«Perché un’auto non è un investimento, ma un bene che perde valore nel tempo. Appena esce dal concessionario, il veicolo inizia a svalutarsi: dopo quattro anni può valere dal 40 al 50% del prezzo d’acquisto iniziale, a seconda del marchio, della versione e del chilometraggio. È quindi importante pianificare fin da subito come e quando sostituirla, per evitare di trovarsi con un bene svalutato più del previsto».

Quali strategie consiglia per proteggere il proprio investimento?
«La chiave è pianificare. Oggi esistono piani di acquisto con rate mensili fisse che includono anche la possibilità di cambiare l’auto ogni tre o quattro anni. In questo modo si mantiene sempre un veicolo nuovo, si evita di affrontare riparazioni costose e si limita l’effetto della svalutazione. È come pagare un costo di guida mensile costante, sapendo in anticipo quanto si spende e quanto si vale».

Le formule con maxi rata finale sono convenienti?
«Sì, ma solo se gestite con attenzione. La maxi rata finale – il cosiddetto “valore futuro garantito” – deve essere realistica e proporzionata al valore che l’auto avrà davvero dopo tre o quattro anni. Se è troppo alta, si rischia di pagare più del dovuto. Il mio consiglio è di farsi assistere da una concessionaria di fiducia, che possa verificare se il valore proposto sia congruo rispetto all’andamento reale del mercato».

È possibile prevedere in anticipo quanto si svaluterà un’auto?
«Non esattamente, ma possiamo stimare una media. Pensare che un’auto da 40.000 euro dopo quattro anni valga ancora 28.000 è utopistico. La svalutazione dipende da vari fattori: marchio, tecnologia, alimentazione, ma anche dal momento storico. Per esempio, durante la crisi dei chip o con l’aumento della domanda di usato, alcuni modelli hanno perso meno del previsto. In generale, però, dopo quattro anni il valore residuo si attesta tra il 40 e il 50%».

Meglio vendere prima di arrivare a quel punto, quindi?
«Esatto. Pianificare un ciclo di sostituzione a tre o quattro anni permette di rivendere un’auto ancora appetibile, con chilometraggio contenuto e garanzia attiva. Questo garantisce un buon valore di ritiro e protegge la spesa iniziale. È una strategia intelligente anche per chi cambia spesso modello o desidera restare aggiornato con le nuove tecnologie».

E in prospettiva, come cambieranno le formule d’acquisto?
«Ci stiamo muovendo verso una mobilità più flessibile. Oltre al classico finanziamento, oggi si parla sempre più di noleggio a lungo termine, leasing e formule miste. Nel prossimo appuntamento della rubrica analizzeremo proprio questo: come scegliere tra acquisto, finanziamento e noleggio, e quali sono le soluzioni più adatte per ogni tipo di automobilista»
Anche quando si parla di auto, la pianificazione è la miglior forma di protezione: conoscere in anticipo i costi, il valore e le tempistiche del proprio veicolo consente di guidare con serenità, evitando brutte sorprese.

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