Pozzolo: "Io, tradito da un amico"

Un anno e tre mesi con pena sospesa per porto illegale d’arma da collezione: è la condanna inflitta all’onorevole Emanuele Pozzolo per il caso dello sparo nel Capodanno 2024.

Assolto invece dall’accusa di uso di munizioni da guerra. Nell’intervista, Pozzolo si racconta “a cuore aperto”: dice di aver affrontato due anni di “gogna mediatica” e di sentirsi giudicato come un criminale nonostante l’arma fosse “acquistata, detenuta e portata legalmente”. Rivendica di aver sempre dato la stessa versione dei fatti e accusa lo Stato di “scaricabarile”.

Poi l’affondo più personale: «Ho sbagliato a non capire subito il tradimento. Da un amico ti aspetti lealtà. Invece sono stato lasciato solo. È stato un tradimento personale e politico». A sostenerlo, dice, la famiglia, gli amici e Corsaro, Uomo “con la U maiuscola”. La fiducia nella giustizia? “Relativa. Ho più fede in quella divina”. Ricorrerà in Appello.

L'intervista sul numero de La Sesia in edicola venerdì 7 novembre