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Vercelli

Fisioterapia, un percorso completo di cura della persona

Dialogo con il dottor Marco Galuppini, giovane fisioterapista che poco più di un anno fa ha aperto uno studio in viale Rimembranza 31

Marco Galuppini

Lo studio di viale Rimembranza 31

La Fisioterapia non solo come cura del dolore fisico a sé stante. Ma, fedele al modello di salute promosso dall’Organizzazione mondiale della Sanità, applicata con un’ottica bio-psico-sociale.

Questa la filosofia del dottor Marco Galuppini, giovane fisioterapista che poco più di un anno fa ha aperto uno studio in viale Rimembranza 31, a Vercelli.
L’esperienza maturata attraverso la collaborazione con diversi studi della zona, lo ha portato a crescere professionalmente, specializzandosi nelle problematiche muscolo-scheletriche, in fase sia acuta sia persistente. Ma anche alla convinzione che è necessario far conoscere e comprendere alle persone «quale possa essere l’impatto del lavoro del fisioterapista sulla loro vita – afferma il dottor Galuppini -: il fisioterapista è infatti una figura professionale che si distingue per il suo lavoro sulla “disabilità” e sulla sofferenza che ne deriva».

Il punto di partenza è capire cosa effettivamente possa aiutare chi si rivolge al suo studio: «Propongo un lavoro riabilitativo che va a scavare nei bisogni e sulle necessità delle persone, senza fermarmi al semplice costrutto del “eliminiamo il dolore - eliminiamo il problema”. Se ci pensi, quando una persona per esempio si fa male a calcetto e poi va dal fisioterapista per un dolore, magari il dolore passa, ma se poi non si lavora insieme per rendere di nuovo abile quella persona a fare quell’attività che ha causato il trauma, non abbiamo fatto altro che promuovere disabilità invece di risolverla».

La riabilitazione è un percorso complesso: «Dovrebbe essere un percorso guidato dal fisioterapista, dove la persona ne è protagonista, con l’obiettivo di imparare a prendersi cura del proprio corpo, gestire situazioni avverse in autonomia senza avere più bisogno del mio aiuto o di quello di un altro professionista: questo è il vero lavoro del fisioterapista, fedele al modello dell’Oms: la salute dal punto di vista bio-psico-sociale».

Nello studio di viale Rimembranza 31, il dottor Galuppini si avvale della collaborazione di una giovane e preparata collega, la dottoressa Giada D’Anna. Ma, proprio nell’ottica di un vero e proprio percorso curativo della persona, il dottor Galuppini collabora con altre figure mediche specialistiche: ortopedici, psicologi, dietisti, professionisti dell’alimentazione e personal trainer. «La valutazione del fisioterapista serve per comprendere se la problematica è di interesse del fisioterapista o di un'altra figura, come il medico specialista o altre con cui posso collaborare per il benessere della persona. I collaboratori con cui mi interfaccio, mi consentono di proporre un lavoro specifico per i bisogni dell’individuo; a seconda delle necessità della persona che si ha davanti, verrà proposta la soluzione più idonea per la sua salute».

L’obiettivo del dottor Galuppini è: «Non è solo una questione di togliere il dolore, ma di comprendere che davanti si ha una persona che soffre, in modo unico e diverso, e che ha bisogno di ritornare di nuovo abile alla vita di tutti i giorni».

Ed è ciò che da un anno viene proposto nello studio di viale Rimembranza 31 (dotato anche di una palestra), con un riscontro sempre crescente: «Sono contento dei risultati perché non era scontato e la conferma arriva sia dalla fiducia che le persone ripongono affidandosi a me, sia dalla richiesta di collaborazioni da parte di associazioni sportive e palestre. Il mio intento è dunque di proseguire su questa strada, continuando a lavorare e a migliorarmi, per essere un professionista migliore per dare il servizio più adatto a ogni persona».

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