Vercelli
24 Ottobre 2025 15:02
Lo studio di viale Rimembranza 31
La Fisioterapia non solo come cura del dolore fisico a sé stante. Ma, fedele al modello di salute promosso dall’Organizzazione mondiale della Sanità, applicata con un’ottica bio-psico-sociale.

Questa la filosofia del dottor Marco Galuppini, giovane fisioterapista che poco più di un anno fa ha aperto uno studio in viale Rimembranza 31, a Vercelli.
L’esperienza maturata attraverso la collaborazione con diversi studi della zona, lo ha portato a crescere professionalmente, specializzandosi nelle problematiche muscolo-scheletriche, in fase sia acuta sia persistente. Ma anche alla convinzione che è necessario far conoscere e comprendere alle persone «quale possa essere l’impatto del lavoro del fisioterapista sulla loro vita – afferma il dottor Galuppini -: il fisioterapista è infatti una figura professionale che si distingue per il suo lavoro sulla “disabilità” e sulla sofferenza che ne deriva».
Il punto di partenza è capire cosa effettivamente possa aiutare chi si rivolge al suo studio: «Propongo un lavoro riabilitativo che va a scavare nei bisogni e sulle necessità delle persone, senza fermarmi al semplice costrutto del “eliminiamo il dolore - eliminiamo il problema”. Se ci pensi, quando una persona per esempio si fa male a calcetto e poi va dal fisioterapista per un dolore, magari il dolore passa, ma se poi non si lavora insieme per rendere di nuovo abile quella persona a fare quell’attività che ha causato il trauma, non abbiamo fatto altro che promuovere disabilità invece di risolverla».
La riabilitazione è un percorso complesso: «Dovrebbe essere un percorso guidato dal fisioterapista, dove la persona ne è protagonista, con l’obiettivo di imparare a prendersi cura del proprio corpo, gestire situazioni avverse in autonomia senza avere più bisogno del mio aiuto o di quello di un altro professionista: questo è il vero lavoro del fisioterapista, fedele al modello dell’Oms: la salute dal punto di vista bio-psico-sociale».

Nello studio di viale Rimembranza 31, il dottor Galuppini si avvale della collaborazione di una giovane e preparata collega, la dottoressa Giada D’Anna. Ma, proprio nell’ottica di un vero e proprio percorso curativo della persona, il dottor Galuppini collabora con altre figure mediche specialistiche: ortopedici, psicologi, dietisti, professionisti dell’alimentazione e personal trainer. «La valutazione del fisioterapista serve per comprendere se la problematica è di interesse del fisioterapista o di un'altra figura, come il medico specialista o altre con cui posso collaborare per il benessere della persona. I collaboratori con cui mi interfaccio, mi consentono di proporre un lavoro specifico per i bisogni dell’individuo; a seconda delle necessità della persona che si ha davanti, verrà proposta la soluzione più idonea per la sua salute».
L’obiettivo del dottor Galuppini è: «Non è solo una questione di togliere il dolore, ma di comprendere che davanti si ha una persona che soffre, in modo unico e diverso, e che ha bisogno di ritornare di nuovo abile alla vita di tutti i giorni».
Ed è ciò che da un anno viene proposto nello studio di viale Rimembranza 31 (dotato anche di una palestra), con un riscontro sempre crescente: «Sono contento dei risultati perché non era scontato e la conferma arriva sia dalla fiducia che le persone ripongono affidandosi a me, sia dalla richiesta di collaborazioni da parte di associazioni sportive e palestre. Il mio intento è dunque di proseguire su questa strada, continuando a lavorare e a migliorarmi, per essere un professionista migliore per dare il servizio più adatto a ogni persona».


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