Acqua pubblica
di Redazione La Sesia
31 Luglio 2025 16:53
Dopo la riunione della Conferenza dei Delegati dell'Autorità d'ambito Egato-2, avvenuta in data odierna, BCV Acque Spa ha diffuso il seguente comunicato, che pubblichiamo integralmente.
A seguito di quanto avvenuto in data 31 luglio in occasione della riunione, andata deserta per mancanza del numero legale, della Conferenza dei Delegati dell'Autorità d'ambito Egato-2, convocata per esaminare le procedure predisposte e inviate dalla società BCV Acque, che si propone come gestore unico pubblico con affidamento in house nei territori di pertinenza, l'amministratore delegato della società Leonardo Gili dichiara quanto segue: «Il 27 giugno scorso abbiamo inviato, come prevede la procedura, tutta la documentazione per l'approvazione di quanto richiesto dal cronoprogramma fissato dal decreto commissariale 28-2-2025 a firma Andrea Fluttero. Il 27 luglio, trascorsi 30 giorni, senza che ci pervenisse alcuna osservazione da parte di Egato-2, abbiamo iniziato la fase 2 che deve concludersi entro il prossimo novembre con la stipula dell'atto definitivo. In base a quanto pervenutoci la maggioranza dei Delegati avrebbe espresso parere favorevole all'affidamento in house. Nello stesso momento siamo venuti a sapere, casualmente da alcuni Delegati, dell'esistenza di un parere tecnico da parte del direttore di Egato-2 Roberto Ronco, mantenuto riservato e inserito, il 29 luglio, solamente in una casella riservata ai componenti della Conferenza, due giorni prima del 31 luglio data di convocazione dell'assemblea». Gili aggiunge inoltre che «BCV Acque Spa, finora, non ha ricevuto alcuna comunicazione da Egato 2 e nessuna osservazione sui documenti inviati. Abbiamo preso atto che diversi Delegati, data la ristrettezza dei tempi, non avevano avuto modo di approfondire il contenuto del parere dell'Egato. Constatiamo che il 31 luglio l'Assemblea non ha potuto deliberare in quanto è venuto meno il numero legale richiesto per la validità della seduta».
Cosa accadrà a questo punto? Le prescrizioni dettate dal Commissario ad Acta Andrea Fluttero, nominato dalla Regione per dirimere il problema della nuova concessione di cui Egato-2 non era riuscita a venire a capo, indicano una tempistica precisa per l'affidamento in house. «Siamo a conoscenza - osserva Gili — che il presidente della provincia di Biella Emanuele Ramella Pralungo, che è membro della Conferenza, ha inviato via Pec una relazione da presentare ai Delegati con una prospettiva chiara e risolutiva. Ramella Pralungo ha inviato anche un parere giuridico in base all'articolo 49, comma 4 del decreto legislativo numero 267 del 2000, riguardante le modalità di valutazione e accoglimento dei pareri tecnici». La procedura messa in atto da BCV Acque, che ha provveduto ad espletare tutte le prescrizioni formulate dal commissario Fluttero nei tempi previsti, prosegue con la preparazione dei documenti richiesti dallo stesso commissario per le fasi successive. Preso atto che il 31 luglio è venuto a mancare il numero legale in Conferenza di Egato-2, si attendono indicazioni sulla nuova data di convocazione della Conferenza stessa.
«Ricordo - dice Gili - che il 30 marzo del 2023 è stata costituita la BCV Acque società consortile; il 31 dicembre dello stesso anno sono scaduti gli affidamenti delle concessioni. Abbiamo richiesto l'affidamento in house del servizio idrico integrato. Dopo una serie di riunioni senza risultato da parte di Egato-2, la Regione ha nominato il 6 febbraio 2024 commissario il dottor Andrea Fluttero, al quale abbiamo richiesto l'affidamento in house. Il dottor Fluttero ha richiesto la trasformazione della società consortile in spa, motivandola con la necessità di una garanzia economica. Il 27 novembre del 2024 abbiamo ottemperato e trasformato la BCV Acque da consorzio in Spa. II 28 febbraio scorso il dottor Fluttero ha emanato il decreto commissariale in cui riconosceva la BCV Acque Spa e indicava un cronoprogramma per gli aspetti finanziari e gestionali, a conclusione del quale, a novembre, si dovrà arrivare alla firma della concessione trentennale definitiva. BCV Acque ora ha un capitale di 16 milioni di euro e riserve targate pari al valore complessivo delle 4 società socie di circa ulteriori 100 milioni di euro. Riteniamo di avere ottemperato alle richieste che ci sono state poste e pertanto attendiamo un incontro con il dottor Ronco che avverrà nei prossimi giorni per valutare e risolvere la situazione. Preciso che ad oggi noi non abbiamo ricevuto alcuna comunicazione da parte di Egato-2 e che quanto attualmente avvenuto, ripeto, ci è stato comunicato da membri della Conferenza. Abbiamo stipulato un accordo sindacale che preserva l'occupazione, tutela i dipendenti e garantisce sul territorio un servizio diretto ai cittadini con una pronta risposta alle loro esigenze. Riteniamo inaccettabile la distruzione di un patrimonio pubblico contenente cultura e professionalità insostituibili. La nostra tenace e chiara opposizione all'intervento di privati nella gestione idrica è confortata dal disagio e dall'aumento dei costi che i cittadini hanno subito in altri settori pubblici privatizzati. La BCV Acque Spa non chiederà nessun finanziamento ai Comuni, non distribuirà utili e investirà il ricavato di quanto incassato nella gestione e in investimenti strutturali per migliorare la rete e il servizio. Chiediamo a tutti attenzione e sensibilità mirate a garantire che i Comuni e i sindaci eletti, che rappresentano la volontà dei cittadini, possano controllare e governare un settore strategico insostituibile, come quello dell'acqua. Ringraziamo i delegati della Conferenza che con la loro attenzione e coerenza sostengono il percorso dell'In-house.
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