Questo sito utilizza cookie di profilazione, propri o di altri siti, per inviare messaggi pubblicitari mirati. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie clicca qui. Se accedi a un qualunque elemento sottostante questo banner acconsenti all’uso dei cookie
Progetti di pubblica utilità: sono 27 quelli approvati per il Vercellese
In totale verranno coinvolti 297 disoccupati in condizioni di svantaggio e 86 persone con disabilità
di Redazione La Sesia
28 Luglio 2025 10:30
Sono86 i progetti di pubblica utilitàpresentati da enti pubblici e aziende piemontesi che hanno riposto al bando regionale 2025-2026, per coinvolgere297 disoccupatiin condizioni di svantaggio e86 persone con disabilitàpresentati e approvati dalla Regione Piemonte.
8,7 milioni di eurocomplessivi stanziati da Regione Piemonte con l'obiettivo di aumentare l’occupabilità delle persone più fragili e a rischio di esclusione sociale attraverso interventi concreti di politica attiva del lavoro. I progetti di pubblica utilità rappresentano uno strumento fondamentale per favorire l'inclusione sociale e lavorativa delle persone in condizioni di svantaggio. Queste iniziative non solo offrono un'opportunità concreta di impiego presso un datore di lavoro privato, ma rafforzano anche le competenze e la fiducia di chi è più vulnerabile, contribuendo ad aumentare l'occupabilità e promuovendo una partecipazione attiva alla vita della collettività.
I progetti presentati dagli enti pubblici prevedono la possibilità di creare un partenariato pubblico-privato composto, oltre che dall’amministrazione pubblica nel ruolo di capofila, da uno o più operatori privati (imprese cooperative, associazioni, fondazioni, consorzi).
I partecipanti saranno impiegati in: interventi straordinari di valorizzazione del patrimonio ambientale e urbanistico, che possano fungere da volano per lo sviluppo sul territorio di attività e micro-imprenditoria; interventi straordinari di valorizzazione del patrimonio ambientale attraverso attività forestali, vivaistiche, agricole e, per la prima volta, anche di agricoltura sociale, di rimboschimento, di sistemazione montana, di tutela degli assetti idrogeologici; valorizzazione e recupero del patrimonio culturale, di beni archivistici, librari e artistici di interesse storico e culturale; riordino straordinario di archivi di tipo tecnico o amministrativo attraverso attività di inventariazione e digitalizzazione; servizi alle persone a carattere temporaneo come l’accompagnamento di ospiti di case di riposo nello svolgimento delle attività quotidiane; supporto e affiancamento nelle attività di animazione; supporto domiciliare agli anziani per il disbrigo di piccole pratiche quotidiane.
L’inserimento lavorativo, attraverso i centri pubblici per l’impiego, si basa sull’inquadramento previsto dai contratti nazionali di categoria, con contratto a tempo determinato di durata compresa tra 13 settimane e 5 mesi.
I numeri dei progetti
Lo stanziamento di5 milioni di europrovenienti dal Fondo Sociale Europeo, coprirà il 90% del cofinanziamento per impiegare 297 persone disoccupate da oltre un anno: 27 nell'alessandrino, 5 in provincia di Asti, 19 nel cuneese, 54 nel novarese, 172 nel territorio metropolitano di Torino, 20 a Crescentino per la provincia di Vercelli.
Il bando dedicato alle persone iscritte al collocamento mirato dei Centri per l’Impiego della Regione Piemonte, alla sua prima edizione, utilizzerà invece3,7 milioni di eurodi risorse del Fondo Regionale Disabili per finanziare totalmente la spesa per 86 persone con disabilità disoccupate, così distribuite territorialmente: 6 in provincia di Alessandria, 9 nel cuneese, 10 in provincia di Novara, 54 nel torinese, 7 in provincia di Vercelli (6 nel capoluogo e 1 a Crescentino)
La dichiarazione
«Con i progetti di pubblica utilità non parliamo di assistenzialismo, ma di politiche attive del lavoro che mettono al centro la persona e la sua dignità. Offriamo un'opportunità concreta a chi è più fragile – disoccupati di lungo corso e persone con disabilità – per rientrare nel mondo del lavoro e riattivarsi socialmente, rafforzando competenze, fiducia e senso di appartenenza - dichiaraElena Chiorino, vicepresidente Regione Piemonte - Crediamo profondamente nel valore del lavoro come strumento di crescita e riscatto sociale. E quando il lavoro incontra la solidarietà, il risultato è un territorio più coeso e più forte».
Commenti
Condividi le tue opinioni su La Sesia