cerca

Trino vieta il volto coperto

"Le parole del sindaco offensive e irrispettose verso le donne musulmane"

Le parole della direzione dell’Associazione Culturale Islamica Trinese Al Ferdauss

Donna col burqa

Gentile direttore,

              in seguito alla pubblicazione dell’ordinanza sindacale 40 del 24 giugno 2025 e del relativo comunicato ufficiale, desideriamo anzitutto chiarire che comprendiamo l’intento dell’ordinanza in merito alla necessità di riconoscibilità del volto nei luoghi pubblici, come già previsto dalla normativa nazionale (L. 152/1975), e non entriamo nel merito giuridico della misura. Tuttavia, contestiamo con fermezza il tono e il contenuto delle dichiarazioni rilasciate nel comunicato pubblico dal sindaco Daniele Pane, in particolare quando si fa riferimento alle donne che indossano il niqab o il burqa come a soggetti “segregati” o “privati della dignità”.

Tali parole non solo risultano offensive e irrispettose verso le donne musulmane, ma veicolano un giudizio ideologico e generalizzante, ignorando il fatto che molte donne scelgono liberamente e consapevolmente di indossare determinati abiti per motivi religiosi, identitari o culturali. Questa narrazione alimenta stereotipi e crea una rappresentazione distorta e paternalistica, che svilisce il principio costituzionale di libertà religiosa e autodeterminazione.

Inoltre, segnaliamo con preoccupazione che nelle ore successive alla diffusione del comunicato, si è scatenata una reazione allarmante da parte di alcuni cittadini trinesi che sui social network hanno espresso commenti carichi di odio, sarcasmo e pregiudizio verso la comunità musulmana e verso le donne che indossano il velo. Di fatto, le parole del sindaco hanno fornito una legittimazione implicita a chi ha intenzioni discriminatorie, contribuendo alla polarizzazione sociale e alla creazione di un clima di tensione e schieramenti che nulla ha a che vedere con la convivenza civile.

Riteniamo che un rappresentante delle istituzioni abbia il dovere di unire e non dividere, di proteggere tutte le cittadine e i cittadini, senza discriminazioni, e soprattutto di non prestarsi a linguaggi divisivi o carichi di giudizio morale.

In virtù di quanto sopra, chiediamo: una rettifica pubblica del contenuto del comunicato, almeno nella parte in cui si fanno affermazioni sulle donne musulmane e sul loro ruolo sociale; un richiamo alla responsabilità civile da parte di tutta la cittadinanza, affinché si evitino derive discriminatorie e offensive.

Confidiamo in un chiarimento e in un dialogo costruttivo, nel rispetto reciproco e dei valori democratici che tutti condividiamo.

La direzione dell’Associazione Culturale Islamica Trinese Al Ferdauss

Commenti

Condividi le tue opinioni su La Sesia

Caratteri rimanenti: 1500