Carabinieri di Luino
di Redazione La Sesia
4 Giugno 2025 14:23
Si fingevano carabinieri o tecnici, entravano nelle case degli anziani e li derubavano.
Alcuni dei componenti dell’organizzazione risultano domiciliati nel Vercellese, dove sono state compiute alcune perquisizioni. Si è conclusa ieri, martedì 3 giugno, con l’esecuzione di sei misure cautelari in carcere, tutte a carico di cittadini italiani di etnia “Sinti”, una complessa attività investigativa, denominata “Luma”, condotta dal mese di novembre 2024 dal Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia carabinieri di Luino e coordinata dalla Procura della Repubblica di Varese.
L’articolata operazione, avviata all’alba, ha visto l’impiego di diverse decine di carabinieri dei Comandi Provinciali di Varese, Novara, Biella, Vercelli, La Spezia e Torino, unità cinofile del Nucleo Cc di Casatenovo e un elicottero del 1° Nucleo Elicotteri carabinieri di Volpiano. L’obiettivo è stato quello di disarticolare un’associazione a delinquere, i cui componenti sono ritenuti responsabili di una lunga serie di furti in abitazione attraverso truffe ai danni degli anziani.
Nel corso delle indagini, i carabinieri di Luino sono riusciti ad acquisire importanti indizi, tra cui un’auto utilizzata dai malviventi, risultata poi sistematicamente impiegata per commettere i reati, mediante l’applicazione di targhe clonate sempre diverse. In particolare il gruppo “agiva secondo uno stabile modus operandi e collaudate routine organizzative, attraverso una ben precisa suddivisione dei compiti associativi (leader e decisore, telefonista, autista, finto carabiniere o comunque operatore di polizia, ecc.)”, spiegano dal Comando.
Sono state effettuate 9 perquisizioni, 6 a carico dei destinatari di ordinanza di custodia cautelare e 3 nei confronti di indagati residenti nelle province di Vercelli e La Spezia. Una di queste perquisizioni ha interessato anche una persona ritenuta essere uno dei ricettatori abituali per la refurtiva.
Nel corso dell’operazione sono stati sequestrati 6 veicoli, oltre 14.000 euro in contanti, 2 orologi Rolex, oltre a oggetti vari per camuffamento, attrezzi da scasso, spray al peperoncino, 15 targhe clonate, uno scanner per intercettare le comunicazioni delle Forze di polizia e un dispositivo elettronico per simulare anomalie in ambito domestico (ad esempio fughe di gas). Le indagini dei carabinieri proseguono.
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