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Roller Recoar e HC Castiglione vincono le rispettive Final Four e sono promosse in A2

Amatori Vercelli, cuore immenso, a un passo dal sogno

Amatori Vercelli – Minimotor Correggio: 5 – 5

Amatori Vercelli: Errico, Vercellotti, Kadara, Tarsia, tataranni, Bernabè, Falcone, Gori, Bergamin, Chiavaro. Allenatore: Tataranni.

Minimotor Correggio: Pedroni, Severi, Simonelli, Caroli, Gabbi, Castiglioni, Pedroni, Holban, Righi. Allenatore: Granell Villalon.

Marcatori: p.t. 18’04’Pedroni (C); s.t. 2’32’’ Caroli (C), 4’38’’ Gabbi (C), 10’ Gori (A), 11’22’’ Bergamin (A), 13’19’’ 20’20’’Pedroni (C), 14’07’’ 20’46’’ Tatarannni (A)

Arbitri: Rago e Hyde.

Tu chiamale se vuoi… emozioni”.

Per l’Amatori Vercelli una finale: lacrime e sangue. Una partita che ha racchiuso in sé gioia, dolore, orgoglio e lacrime. Una battaglia sportiva che resterà nei ricordi, conclusasi con un pareggio per 5-5, che ha lasciato il palazzetto dell'Isola con il fiato sospeso e il cuore in gola. In un atmosfera anche di "protesta". 

Un'altalena di emozioni

Il match è stato un vero e proprio rollercoaster emotivo. Dopo un primo tempo in cui il Correggio si è portato in vantaggio con la rete di Pedroni, la ripresa si è trasformata in un'apoteosi di gol e ribaltamenti di fronte. Il Correggio ha allungato con Caroli e Gabbi, portandosi sul 3-0, ma l'Amatori Vercelli ha dimostrato una forza d'animo straordinaria. 

La rimonta eroica

Gori, Bergamin e Tataranni hanno infiammato il pubblico con una rimonta che sembrava a 15 minuti dalla fine insperabile. La squadra di casa, spinta dall'energia dei suoi tifosi, ha recuperato uno svantaggio di tre reti, sfiorando un'impresa che sarebbe valsa più di una semplice vittoria. 

Lacrime e applausi

Ma lo sport è anche questo: gioia e dolore che si intrecciano. Se da un lato c'era la delusione per la promozione in Serie A2 sfumata (andata al Roller Recoaro), dall'altro c'era l'orgoglio per una prestazione che ha onorato i colori giallo verdi. E poi, le lacrime non solo per la promozione sfumata ma anche e soprattutto per l'addio di un pilastro, di un baluardo dell'hockey: Massimo Tataranni. 

L'addio all'hockey "giocato"

Trent'anni di una carriera spesa sul parquet, trent'anni di battaglie, gol, assist e leadership. Il palazzetto dell'Isola si è stretto in un abbraccio commosso attorno a Tataranni, celebrato dalla società e dall'Unione Nazionale Veterani dello Sport, del presidente Falabino, con una targa celebrativa, dai  compagni di squadra e da tutto il pubblico presente. Un omaggio sentito, per un uomo che ha dato tanto per questo sport e che ora si appresta a iniziare un nuovo capitolo della sua vita sportiva come allenatore. 

Un futuro da scrivere

L'Amatori Vercelli potrebbe ancora confidare in caso di rinuncia della promossa Recoaro, nel ripescaggio. Ma, per ora, resta la consapevolezza di ciò che è stato fatto in questa stagione, facendo tesoro di pregi e di difetti per il futuro, sapendo di poter contare anche su un pubblico che non li abbandona mai.

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