Maltempo
di Sara Corsini
29 Aprile 2025 09:36
La minoranza assente al consiglio comunale in segno di protesta “contro quelle istituzioni sorde e complici del disastro dell’alluvione”, si legge nella comunicazione indirizzata al Comune.
Salvatore Sellaro, Carmine Speranza ed Ernesto Monchietto hanno deciso di non prendere parte al consiglio previsto martedì 29 aprile. All’origine della decisione gli eventi atmosferici che hanno colpito il Piemonte nelle scorse settimane. “A Crescentino ci è andata bene – spiega Sellaro - Ma lo scempio messo in atto nella frazione Galli, con la complicità dell’Aipo tagliando boschi e alberi è lì da vedere. I boschi e gli alberi proteggono dall’erosione del suolo causata dalle piogge”. Poi il consigliere torna sulla questione che aveva animato lo scorso consiglio comunale: il progetto di rinaturalizzazione.
“Questi signori dell’Aipo – prosegue Sellaro – impiegano denaro pubblico per lavori inutili o dannosi come l’apertura di un canale tra le frazioni di Santa Maria e Porzioni. Invece di intervenire sull’argine per metterlo in sicurezza, perché ora è più basso dell’altezza stimata per la protezione e la sicurezza del territorio adiacente”. Poi un riferimento agli eventi atmosferici che hanno colpito il territorio nelle scorse settimane. “Chi pagherà i danni agli agricoltori per la distruzione di ettari di terreni? – incalza Sellaro - Chi pagherà le case distrutte dalla piena, sia nel vercellese che nel torinese? Chi pagherà per le vittime di Monteu da Po e di Cavagnolo?”.
Un atto di protesta messo in atto dai tre consiglieri di minoranza come segno di vicinanza a chi ha subito danni, ma anche come monito affinché si prendano provvedimenti per evitare che la storia si ripeta. “Purtroppo dobbiamo augurarci che sia l’ultima ma non sarà così. – conclude Sellaro -Dobbiamo saperlo e dobbiamo esserne consapevoli. O mettiamo in sicurezza il territorio per adattarci ai mutamenti climatici o conteremo sempre più danni e più morti. Sono le leggi della fisica che la politica e le Istituzioni fanno finta che non esistano. Continuando ad esorcizzare la realtà, torneremo alle processioni della Madonna Pellegrina contro le alluvioni o la siccità. Il quadro questo è. Far finta che sia diverso ritarda le azioni indispensabili”.
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