cerca

serie c

Pro Vercelli-Renate 1-2: Leoni ai play out

I Bianchi (ko anche col Renate) chiudono a 37 punti e per salvarsi se la vedranno con la Pro Patria il 10 e il 17 maggio prossimi

Pro Vercelli - Renate 1 - 2: Leoni ai play out

Serie C Now 2024-25/Girone A: 38.a e ultima giornata

Venerdì 25 aprile 2025

Vercelli, stadio comunale “Silvio Piola”- ore 16:30

PRO VERCELLI-RENATE 1-2

FC PRO VERCELLI 1892 (3-5-2): Franchi; Clemente, Stefano Marchetti (1’ st Sbraga), Anton (1’ st Niang); Iezzi, Contaldo (17’ st A. Romairone), Schenetti (32’ st Iotti), Rutigliano, Carosso; Coppola (17’ st Emmanuello), Comi. A disp.: Rizzo, De Marino, Cirillo, Siafa, La Rosa, Pino, Antolini, Zarrouki, Gaglioti, Serpe. All.: Marco Banchini.

RENATE (3-4-1-2): Nobile; Spedalieri, Gardoni, Riviera; Mastromonaco, Esposito (6’ st Mazzaroppi), Bonetti Ghezzi (37’ st Mattia Marchetti); Calì; Plescia (27’ st De Leo), Kolaj (28’ st Siega). A disp.: Bartoccioni, Eleuteri, Auriletto, Bocalon, Vassallo, Satriano, Ziu. All.: Luciano Foschi.

Arbitro: Mattia Drigo di Portogruaro (Pierpaolo Carella di L’Aquila e Alessandro Marchese di Napoli; IV: Marco Schmid di Rovereto). 

MARCATORI: 9’ pt Calì (RE); 25’ st Comi (P), 44’ st Calì (RE).

Ammoniti Renate: 11’ st Bonetti (salterà la prossima partita), 25’ st Spedalieri, 26’ st Calì.

Espulso Ren.: un dirigente al 26’ st.

Corner: 9-7.

NOTE - Giornata di sole con splendido cielo azzurro primaverile (24°). Terreno in manto sintetico in discrete condizioni. Spett.: 1.500 circa. Pro in completo bianco con pantaloncini e calzettoni neri (Franchi in giallo fluo), Renate in nerazzurro (Nobile è in verde); terna in rossonero. Possesso palla: 59% a 41%; tiri totali: 26-13. Rec.: 2’+5’. Su tutti i campi, prima del fischio iniziale, commovente il minuto di silenzio e le parole dello speaker in memoria di Papa Francesco, scomparso lo scorso lunedì 21 maggio.

 

Niente da fare: all’ultima giornata la Pro Vercelli cade in casa anche con il Renate (gol decisivo di Calì allo scadere) e dunque non riesce nell’obiettivo di evitare i delicatissimi spareggi per non sprofondare tra i Dilettanti (categoria in cui i Leoni non giocano dal 1993-94). Gara subito in salita e in svantaggio dopo 9 minuti (Calì in gol), recuperata nella ripresa da una buona prestazione dei ragazzi di Banchini che, una volta pervenuti al meritato pareggio con il solito Comi al 25’ st, si sono inevitabilmente e generosamente aperti alla ricerca del 2-1 che sarebbe stato comunque vano, incassando invece la rete del successo delle Pantere di Foschi (che comunque non ‘hanno rubato’ nulla). I nerazzurri chiudono un’ottima stagione regolare al 6° posto con 60 lunghezze. Per la Pro, viceversa, i 37 punti in 38 giornate rappresentano un bottino che parla da solo e fotografa una stagione rivelatasi progressivamente disgraziata sin dalla fine dello scorso autunno. Il Bello del Calcio consiste però nel regalare pur sempre una speranza residua e quella rimane sicuramente intatta nella mente e nel cuore di chi ama la Bianca. Decisive saranno così le prestazioni delle due settimane centrali del maggio 2025. Il resto, conta zero.

TATTICAMENTE, mister Banchini sconta l’assenza del solo Vigiani (ma i rientranti - e preziosissimi in caso di spareggi - De Marino, Iotti ed Emmanuello non vengono inizialmente rischiati): allora in porta c’è Franchi; difesa con Clemente, Marchetti e Anton; in mediana Iezzi e Carosso ai lati, con Contaldo, Schenetti e Rutigliano play; c’è Coppola accanto a capitan Comi, in attacco. Il Renate di coach Foschi schiera l’ex Nobile tra i pali; Spedalieri, Gardoni, Riviera in difesa; mediana con Mastromonaco, Esposito, Bonetti Ghezzi; trequartista è il pericoloso Calì, con Plescia e Kolaj punte pure, ma flessibili. L’altro ex, Auriletto, parte (e rimarrà) dalla panchina.

LA GARA. È di Plescia, il primo brivido al 3’ pt. Sfera alta. Renate che sembra (in effetti, lo è) partito decisamente meglio. Intanto, Triestina e Pergo sono già in vantaggio. Sugli sviluppi del secondo angolo, invitante cross dalla mancina a rientrare e colpo di testa di Calì a beffare difesa e portiere bianchi (0-1). La Pro è incredibilmente già sotto e intanto il Pergo e la Triestina raddoppiano. Tutto nero per la Pro. Anzi, nerissimo. Vabbé, almeno dai gradoni tubolari del rettilineo, si prende un po’ di tintarella primaverile, che fa “fondo” per l’estate. In tribuna, invece, nemmeno quella. Dal 17’ pt, inoltre (e soprattutto, perché il vero campo ‘da attenzionare’ è quello veneziano, da cui non arriveranno buone notizie), anche Caldiero è in vantaggio sulla Clodiense (e il Novara è sotto di tre al “Rocco”). “Tutto molto brutto”, insomma. Il tiro non trascendentale di Marchetti al 29’ pt potrebbe essere il primo squillo leonino. Rutigliano porge un cioccolatino per Comi, la cui botta è però deviata di piene in angolo. Possiamo dire? Il signor Mattia Drigo di Portogruaro (per quel poco che conta) non fischia un fallo che è uno in mediana dei tanti subiti dalla Pro. No, così. Giusto per dire. 27’ pt: Anton provvidenziale in chiusura su un attacco nerazzurro. Le Pantere, insistono, ma Franchi (e ancora Anton, in chiusura) vigilano. La deviazione di cabeza di Marchetti è fuori mira al 30’ pt. L’Alabarda fa il poker (al 32’ pt) sul Novara. 37’ pt: Rutigliano, traversone per Carosso, la spizzata è stupenda e deviata in angolo da Nobile. Segue fagiolata in area, che però non partorisce alcunché. Gara corretta, zero ammoniti. Intanto, il Novara ne prende cinque (!). Mica è finita qui. Il Renate sfiora il raddoppio al 42’ pt, con un batti e ribatti scabroso in area, sfociato con un provvidenziale controllo di sfera di Franchi, in estensione a terra sul palo mancino. Poco dopo è Rutigliano a illuminare per Coppola, la cui torsione di testa va contro le leggi della Fisica (e quindi termina abbondantemente a lato). E per fortuna che Calì al 47’ pt pensa sciaguratamente di essere in off-side e quindi appoggia blandamente su Franchi.

RIPRESA. Mister Banchini butta nella mischia Sbraga e Niang per Marchetti e Anton. Proprio sui piedi di Niang capita la sfera ravvicinata alla porta ospite che varrebbe l’1-1, ma la forza impressa non è sufficiente a creare problemi a Nobile (4’ st). Rutigliano continua ad assistere il buon Coppola, ma l’esito è sterile (8’ st). Niang inventa una serpentina alla Leao, ma la sfera è troppo arcuata per trovare una zampata amica (10’ st). All’11 st Schenetti si libera al tiro giusto da fuori area, la cui potenza però è troppo appoggiata. Mazzaroppi si fa parare da Franchi un’occasionissima (12’ st). Clemente, il suo tiro è ‘sgarbato’ al 14’ st. Quindi è Plescia, in solitaria, pericolosissimo (ma tamponato in angolo) al 16’ st. Iezzi, il suo pallone è alle stelle al 17’ st. La Pro comunque ha il merito di insistere: Carosso per Romairone, l’1-1 sarebbe onestamente più che alla portata. Poi il colpo di testa di Iezzi impegna severamente Nobile in angolo al 21’ st. Il Renate chiede un penalty al 22’ st, ma per il referee è solo angolo. Rutigliano (oggi migliore in campo dei suoi) per la rovesciata commovente di Comi che insacca così la sua 17.a marcatura stagionale (1-1). Gara (e accoppiamenti playout) riaperta. Emmanuello al 28’ st potrebbe segnare il 2-1, ma la sfortuna ci vede benissimo. Tutto riaperto, infiammato, bellissimo, con il Piola tornato come anni fa. Pure il sole torna a fare capolino. La Bianca ora spinge eccome. A ennesima dimostrazione che il Calcio sia “tutta testa”. L’11 di Banchini si meriterebbe i tre punti (al 78’ la Triestina gioca a tennis col Novara). Rutigliano prova ad entrare nel tabellino al 36’ st. Sì, la ripresa è stata tutta di marca bianca. Comi per Rutigliano dal limite, tiro fiacco (41’ st). La spizzata contemporanea di Comi e Carosso su angolo è maledettamente auto-ostacolata al 44’ st. Un istante dopo è Calì a raddoppiare dal limite e a far calare le tenebre sul Piola (1-2 finale). Il Leone continua ad attaccare (Comi per Romairone in acrobazia), ma è tutto inutile. Anche perché a Chioggia vince il Caldiero. Ad espugnare via Massaua è il Renate (per la 2.a volta nella loro storia). Saranno invece i Tigrotti della Pro Patria a sfidare le Bianche Casacche il 10 e il 17 maggio prossimi (l’altro Playout è Triestina-Caldiero Terme). In fondo, basterebbero - dato il miglior posizionamento in classifica pro vercellese - due pareggi per conservare i Professionisti. Armiamoci dunque di voglia, forze nervose e muscolari, buona sorte, bombole ed ossigeno, fuori e - soprattutto - dentro al campo. È quello che prova già a passare come energia, mister Banchini ai suoi ragazzi, radunati in cerchio, accarezzandoli e battendo loro sul petto sul rettangolo di giuoco. Forza, ragazzi. Che ce la si può davvero ancora fare.

 

 

 

Commenti

Condividi le tue opinioni su La Sesia

Caratteri rimanenti: 1500