Emergenza meteo
di Francesco Amodei e Mariella Massa
24 Aprile 2025 07:30
Dopo giorni di piogge torrenziali che hanno messo in ginocchio il Piemonte e gran parte del Vercellese si fanno i conti con una realtà amara: danni enormi a coltivazioni, strutture agricole, infrastrutture e territorio.
Il disastro è sotto gli occhi di tutti, basti pensare alle immagini di pochi giorni fa sotto il ponte sulla Sesia, con tronchi e detriti ammassati come un tappo, il corso d’acqua fortemente ostruito, rischi per la sicurezza e costi ambientali ed economici che graveranno a lungo. Ma ora che si è quasi quantificato l’impatto, la domanda è una sola: chi pagherà?
Le procedure per attivare lo stato di emergenza sono avviate, gli Enti hanno garantito interventi, ma le promesse potrebbero non bastare. Il Fondo Agricat, le assicurazioni private, il Governo... tante sigle, tante carte. Ma nella pratica, chi si prenderà carico di risarcire gli agricoltori che hanno perso molto? E ancora: chi doveva fare manutenzione dei fiumi? Chi doveva intervenire a monte per evitare che quella legna dalla Valsesia scendesse a valle? Non si può continuare a gestire tutto sull’onda dell’emergenza. Serve un piano serio, preventivo e finanziato. Perché i danni sono reali e qualcuno dovrà pagarli davvero.
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