Vercelli: le immagini della Processione delle Macchine

“Vogliamo questa sera lasciarci guidare dallo Spirito di amore che Gesù ha donato sulla via della Croce”. Con questo pensiero monsignor Marco Arnolfo, arcivescovo di Vercelli, venerdì 18 aprile, ha aperto la processione delle Macchine. Un rito che si ripete da secoli con lo scopo di ripercorrere, nelle vie del centro, la Via Crucis.

L’omelia pronunciata in quest’occasione ha scosso le coscienze, ponendo alcuni interrogativi sul contesto che stiamo vivendo. Dalla guerra, al riarmo e fino alle ingiustizie sociali che minano la nostra pacifica coesistenza, i temi toccati sono stati posti in modo da far si che ognuno possa riflettere su quanta ipocrisia aleggia nel mondo: “Abbiamo sentito dal Vangelo che Gesù non sopporta l’ipocrisia - ha proseguito l’arcivescovo - Ci chiede se vogliamo essere suoi discepoli e allora ci invita a seguirlo anche sulla via della Croce. Signore Gesù noi vogliamo seguirti, innanzitutto sulla strada dell’amore che tu hai tracciato: amatevi come io vi ho amato”.

Non è mancato un appello all’unità: “Tu hai pregato affinché tutti fossimo una cosa sola con te, che tutti fossimo come tante membra di un solo corpo e che non c’è più distinzione di razza e nazionalità tra giudeo, greco, cristiano perché siamo tutti fratelli”. Quindi la necessità della preghiera: “Vogliamo seguirti nell’Orto degli Ulivi, da dove comincerà la nostra processione. Dove tu hai detto, pregate per non cadere in tentazione”.

Nelle conclusioni la volontà di seguire il Signore, partendo proprio dall’ammissione delle nostre colpe: “Signore Gesù, questa sera sono qui, ipocrita e peccatore. Sono qui con tutti questi miei fratelli e sorelle e vogliamo però seguirti, sinceramente, questa sera, sulla via della Croce, per contemplare ancora una volta quanto hai sofferto per noi e ci hai amato. Vogliamo seguirti perché ti vogliamo bene”.