vercelli
di Mariella Massa
22 Marzo 2025 15:30
La Giunta comunale di Vercelli ha deciso di ricorrere al Tar contro la decisione del commissario Andrea Fluttero di affidare la gestione del servizio idrico di Egato2 per i prossimi trent’anni a una società interamente pubblica, Bcv Acque Spa. La decisione di Fluttero era stata comunicata nel corso di un incontro con sindaci ed addetti ai lavori, avvenuto al Salone Dugentesco il 28 febbraio scorso. Egato2 comprende i Comuni di Vercellese, Valsesia, Biellese, parte casalese e valenzana della provincia di Alessandria e alcune località del Torinese: in tutto si tratta di 3.339 chilometri quadrati di territorio e 404 mila abitanti. L’affidamento è stato assegnato a Bcv Acque Spa, sotto cui si sono riuniti i gestori locali Cordar Valsesia, Cordar Biella, Am+ e Sii. Il commissario ha legato l’affidamento definitivo della gestione al raggiungimento degli obiettivi di un cronoprogramma che prevede tempi molto stretti.
Basti pensare che il primo “step” scadrà già il 30 giugno 2024: entro tale data dovrà essere presentata una delibera delle Assemblee dei soci pubblici del conferimento di tutti gli asset a Bcv Spa, con previsione di conferimento iniziale di quote di valore uguale per i quattro soci e conferimento definitivo a completamento complessivo degli asset di ogni socio. Sempre entro questa data, l’Assemblea dei soci Bcv Acque Spa dovrà approvare l’aggiornamento del Modello organizzativo del Piano d’ambito (Pda), comprendente: l’organigramma e il funzionigramma di Bcv Spa, i tempi previsti per il trasferimento operativo, gestionale e personale dai soci a Bcv Spa e l’aggiornamento del Pef sui presupposti del Pda, da asseverare.
Il mancato rispetto dei tempi indicati, ha spiegato più volte il commissario, comporterà immediatamente il ricorso al mercato, andando a gara per l’affidamento del servizio. La delibera di Giunta comunale, datata 13 marzo 2025, approvata all’unanimità (assenti gli assessori Campominosi, Simonetta ed Ennas), spiega che il Decreto commissariale non contiene alcuni elementi “previsti come necessari dal quadro normativo di riferimento e, precisamente, l’assenza del Pef (piano economico finanziario), della relazione motivante il mancato ricorso al mercato e la valutazione che giustifichi la maggiore economicità dell’affidamento in house”. Un’altra delle motivazioni addotte è che “il Comune di Vercelli costituisce un “unicum” all’interno di Egato2 – Biellese Vercellese Casalese, in quanto il Comune è proprietario delle reti idriche ed il servizio idrico risulta gestito da una società mista Asm Spa, di cui il Comune è socio, caratterizzata da una buona gestione economica ed organizzativa e con dipendenti residenti a Vercelli”.
La Giunta cita anche la relazione di Hydrodata, “dalla quale emerge che i gestori dei servizi idrici diversi da Asm Spa presentano tariffe in genere più elevate, non hanno realizzato investimenti sufficienti a valorizzare le reti idriche ed espongono costi operativi elevati” e “la scelta della gestione in house dell’affidamento del Servizio Idrico Integrato non sia caratterizzata da una maggiore economicità rispetto alla scelta dell’affidamento mediante procedura ad evidenza pubblica a gara mista”. Inoltre, prosegue la delibera, “la scelta effettuata dal Decreto commissariale evidenzia criticità in ordine ad eventuali carenze relative all’applicazione delle disposizioni contenute nel D.Lgs. n. 201/2022 nonché in ordine a ricadute economiche, patrimoniali ed occupazionali negative sul territorio vercellese”. L'incarico è stato affidato allo Studio Legale Carlo Emanuele Gallo di Torino.
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