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Vercelli

La Corte di Appello riduce la pena all'ex prefetto Malfi

La sentenza riguarda le condotte nei confronti della domestica

Salvatore Malfi

Salvatore Malfi

Non doversi procedere per i reati, ormai prescritti, legati alla gestione dell’accoglienza dei migranti in provincia, tra il 2014 e il 2016, nei confronti di tutti gli imputati: l’ex prefetto di Vercelli Salvatore Malfi, la sua vice Raffaella Attianese, le funzionarie della Prefettura Cristina Bottieri e Lucia Castelluccio, e Gianluca Mascarino, responsabile della Obbiettivo Onlus, la cooperativa che gestiva alcune strutture di accoglienza. Tra i capi di imputazione, a vario titolo, frode, abuso d’ufficio, turbativa d’asta, falso e corruzione.

Diminuzione di pena per l’ex prefetto Malfi, per le condotte nei confronti della domestica: da 5 anni e 6 mesi, oltre a 1500 euro di multa, a 4 anni e 700 euro di multa.

È la sentenza emessa ieri, giovedì 20 marzo, dalla Quarta Sezione della Corte di Appello di Torino, in seguito ai ricorsi presentati, per il caso della gestione di migranti, da una parte dalla Procura di Vercelli per tutti gli imputati e, dall’altra, dai difensori di Bottieri e Castelluccio, rispettivamente gli avvocati Angela Malerba e Massimo Mussato. Solo loro due, in primo grado, il 29 settembre 2022, erano state condannate dal Tribunale di Vercelli (il collegio era presieduto da Enrica Bertolotto, a latere Luca Dall’Osta e Mariaelena Crivelli): Bottieri a un anno e 6 mesi per rivelazione di segreto d’ufficio; Castelluccio a 2 mesi per favoreggiamento.

Approfondimento sul numero de La Sesia in edicola venerdì 21 marzo

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