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Carisio

Sacal, procedura di licenziamento: in 120 a rischio

Si temono gravi ripercussioni economiche sulle famiglie

Sacal presidio sindacati

Il presidio sindacale davanti ai cancelli della Sacal di Carisio

I sindacati chiedono il ritiro dei licenziamenti e l’apertura di ammortizzatori sociali per i 120 lavoratori coinvolti, tra dipendenti Sacal e addetti dell’indotto.

A Carisio la crisi era nell’aria da mesi, con ricorso alla cassa integrazione già dall’estate 2024. Due crolli di capannoni, tra settembre e ottobre scorsi, avevano aggravato la situazione, aumentando i timori. Il 3 marzo è arrivata la conferma peggiore: l’azienda ha comunicato l’avvio della procedura di licenziamento collettivo.

I lavoratori ora rischiano di trovarsi senza occupazione, mentre le parti sociali tentano di trovare una soluzione. I sindacati denunciano la mancanza di un piano industriale chiaro e chiedono un intervento delle istituzioni. La vicenda ha scatenato preoccupazione anche tra le famiglie dei dipendenti, che temono gravi ripercussioni economiche.

Approfondimento sul numero de La Sesia in edicola venerdì 7 marzo

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