Sappe
di Redazione La Sesia
21 Febbraio 2025 14:41
La casa circondariale di Billiemme
Donna sorpresa con la droga mentre va a colloquio in carcere a Vercelli col figlio: arrestata.
Nella giornata di ieri, giovedì 20 febbraio, a Vercelli, una donna ammessa a fruire di colloquio con il figlio detenuto nella Casa circondariale è stata trovata in possesso di droga abilmente celata tra gli indumenti intimi ma il tutto non è sfuggito ai controlli della Polizia Penitenziaria.
A dare la notizia è il Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria (Sappe) per voce del segretario per il Piemonte Vicente Santilli: “Si è trattato di una significativa operazione congiunta dei Reparti cinofili e colloqui della Polizia penitenziaria di Vercelli. Nello specifico, la donna, volendo fruire di colloquio visivo con il proprio figlio detenuto, durante i controlli di rito è stata segnalata e sottoposta ad accurata perquisizione dopo gli allarmi del cane antidroga Leonida. Alla perquisizione, celato nelle parti intime, venivano rinvenuti tre involucri che contenevano varie grammature di cocaina, crack ed altro stupefacente”.
Il sindacalista riferisce che “la donna, su disposizione del magistrato, è stata arrestata e posta agli arresti domiciliari” ed evidenzia che “l’operazione assume un significato particolare in questo delicatissimo momento, per un corpo di Polizia che professionalmente opera nella società e per la società, ed è la testimonianza che la Polizia Penitenziaria, che oltre a partecipare attivamente all’opera di rieducazione e trattamento, svolge con abnegazione e competenza l’attività di Polizia”. Il Sappe, dunque, “esprime piena soddisfazione per tutta l’operazione svoltasi. Ed assume particolare importanza se si considera che i poliziotti in servizio presso i penitenziari della Regione Piemonte sono ormai sempre più spesso oggetto di quotidiane aggressioni, da parte di alcuni detenuti facinorosi. È, quindi, doveroso un ringraziamento a tutte le unità in servizio presso le varie unità operative per il sacrificio quotidiano al servizio del paese, nonché al gruppo cinofili della Polizia Penitenziaria che in questi anni ha raggiunto degli ottimi risultati”.
Donato Capece, segretario generale del primo Sindacato della Polizia Penitenziaria, commenta: “È oramai continua l'azione di contrasto per l'introduzione, la detenzione e l'uso di telefoni cellulari e droga in carcere che vede quotidianamente impegnati gli uomini e le donne del Corpo di Polizia penitenziaria. È un fenomeno sempre più in crescita di quello dei tentativi di introduzione di sostanze stupefacenti a livello nazionale negli Istituti di pena che di materiale atto alle comunicazioni, come i telefonini. L’operazione è la testimonianza della professionalità della Polizia Penitenziaria, che oltre a partecipare attivamente all’opera di rieducazione e trattamento, svolge con abnegazione e competenza l’attività di Polizia”, prosegue. “Per questo”, rimarca, “è fondamentale che le istituzioni raccolgano nuovamente il nostro appello: investite nella sicurezza per avere carceri più sicure. Questo vale per Vercelli ma anche per tutte le altre strutture detentive siciliane. Il Corpo di Polizia Penitenziaria ha dimostrato, negli anni, non soltanto di costituire un grande baluardo nella difesa della società contro la criminalità, ma ha anche dimostrato di avere in sé tutti i numeri, le capacità, le risorse, gli strumenti per impegnarsi ancora di più nella lotta contro la criminalità, per impegnarsi non soltanto dentro il carcere, ma anche fuori dal carcere”, conclude.
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