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Vercelli: celebrato il giorno del ricordo

Lettura di testi e interventi musicali dagli studenti

"Conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell'esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale".

Questo è lo scopo del Giorno del ricordo che è stato commemorato questa mattina, 10 febbraio, attraverso un programma iniziato con una messa concelebrata da monsignor Marco Arnolfo, arcivescovo di Vercelli, insieme a don Ettore Esposito, nella chiesa di San Paolo a Vercelli.

I gonfaloni del Comune e della Provincia, i labari delle associazioni combattentistiche e d’arma, hanno coronato i diversi momenti del programma e gli interventi coordinati dal vice prefetto Vicario Cristina Lanini. Erano presenti il prefetto Lucio Parente, il presidente della provincia Davide Gilardino, il sindaco Roberto Scheda con alcuni esponenti del Consiglio comunale, i vertici militari delle locali Forze armate. Il mondo della scuola è stato rappresentato da una delegazione del Ciosf-Istituto Sacro cuore con suor Egidia Casale e altri docenti; presenti i membri della Consulta studentesca, accompagnati dai rispettivi docenti e il Dirigente dell’Usp Umberto Pelassa.

Nelle conclusioni della cerimonia religiosa, monsignor Marco Arnolfo si è rivolto ai giovani con un messaggio decisamente netto e rilevante in questo periodo caratterizzato da guerre e conflitti: “Voi giovani siete chiamati ad essere portatori di speranza e di pace. Ricordiamo sempre che l’uomo è chiamato a scegliere il bene.  Il ricordo degli orrori delle guerre servano affinché  si possa scegliere sempre il bene e la pace”.

Il prefetto Lucio Parente, partendo dal ricordo delle Foibe, “simbolo di un annientamento silenzioso perpetrato principalmente nei confronti della popolazione civile con estrema efferatezza e atrocità” ha voluto “condannare fermamente ogni ingiustizia, ogni forma di violenza, odio e intolleranza che non possono trovare giustificazione alcuna”. Altra ferma condanna è stata espressa dal prefetto per il “vile e ignobile atto vandalico posto in essere nei giorni scorsi proprio presso il monumento dedicato alle vittime delle foibe a Basoviza”. La cerimonia si è conclusa sotto i portici del Municipio con la lettura di alcuni testi a cura degli allievi del Ciofs, intervallati dai brani eseguiti da due allievi del Liceo musicale di Vercelli. Infine, la deposizione di tre corone d’alloro, omaggio della Prefettura, del Comune e della Provincia, sotto la targa commemorativa delle Foibe e dell’esodo degli italiani giuliano dalmati.

 

 

 

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