Lutto
di Redazione La Sesia
27 Giugno 2024 10:26
Venio Trebaldi
"Sulla strada della Vita ci si trova a pedalare accanto a tante persone, talvolta per molti km, molto spesso per pochi metri. C'è chi sgomita per passare avanti, perché vuole essere in testa (spesso solo per farsi vedere) e chi invece se ne sta tranquillamente dietro. Non a ruota per non fare fatica ma a una piccola distanza, per osservare e se occorre tendere una mano e dare una spinta. Venio Trebaldi era "così"".
Samantha Profumo, ciclista e amica, ricorda con questo post Venio Trebaldi, presidente e fondatore del velo Club Vercelli e anima della "Vercelli che pedala", morto nella notte da mercoledì e giovedì 27 giugno.
"Sin dalla prima volta che l'ho incontrato, quando da bambina andavo a vedere papà correre, lui che debuttò con la maglia del Velo Club Vercelli, il signor Venio facevi fatica a farlo venire a scattare una foto ricordo e ai tempi ogni "click" era prezioso - prosegue Profumo - Perché la Vercelli che Pedala, insieme al "suo" Velo Club Vercelli era per Venio come un figlio da crescere e mantenere in vita, nati quasi all'unisono, in un momento in cui con la bici si "fuggiva" da momenti un po' "austeri". Venio in bici ci andava sempre. A fare le commissioni. A trovare gli amici. A portare le foto e i resoconti delle imprese dei suoi ragazzi, anche quando già bastava una mail (si convertì alla tecnologia con fatica)".
Si occupava di Edilizia. Trebaldi Edilizia: la scritta che per oltre quarant'anni è comparsa sulle maglie del "suo" Velo Club Vercelli. Materiale edile. "Per costruire. Venio Trebaldi ha costruito parecchio. Si è circondato negli anni di amici fidati, che sono invecchiati con lui e ha trovato anche qualche appassionato giovane cui adesso spetta il compito di andare avanti", conclude la ciclista vercellese..
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