"Vercelli che Pedala" edizione n° 48 (video)

La Vercelli che piace e pedala. Un successo che dura da mezzo secolo.

Edizione numero 48, complice gli anni persi per il Covid, baciata dal sole dopo le piogge dei giorni antecedenti.

Un successo che si rinnova anno dopo anno e che moralmente un po' appaga dell'impegno, l'instancabile ed irreprensibile Venio Trebaldi. Deus ex machina del Velo Club Vercelli, Trebaldi è l'ideatore di questa "uscita fuori porta" nata nel 1973, anno in cui vennero istituite le domeniche a piedi, in conseguenza della crisi energetico-petrolifera partita due anni addietro. 

«Rispetto alle aspettative del tempo, abbiamo avuto una giornata veramente splendida, con una partecipazione buona, oltre le aspettative» commenta Trebaldi.

Oltre 500 pedalatori, partiti da piazza Pajetta dopo i saluti e la benedizione dell'Arcivescovo, monsignore Marco Arnolfo.

Una mattinata di spensieratezza per grandi e piccoli, colorando in sella alle bici più disparate le strade della città e dei paesi: Asigliano, Desana, Lignana.

La Vercelli che pedala è sinonimo di tradizione, ma anche una "scoperta". Perché come ci ha raccontato qualche pedalatore è anche  "un'occasione per percorrere strade che non si fanno abitualmente o le si fanno distrattamente in auto senza coglierne i dettagli e la bellezza del territorio".

A ripagare della fatica dei ciclisti al rientro in piazza Pajetta l'immancabile panissa e molti premi.

Riconoscimenti speciali dagli organizzatori per: Only Fun Bike 1° classificato tra i gruppi più numerosi; quali iscritti da più lontano Yanhen Poliokov proveniente dalla Biellorussia e Domenico Caldararo dalla Basilicata; Nicola Fracassi primo iscritto; Franco Balanzino, classe 1936, iscritto più anziano; per la bici più vecchia, Gianluca Anselmi alla "Vercelli che Pedala" con un vero pezzo di storia del 1900; e gli scritti più giovani trasportati e pedalatori. Tanti anche i premi estratti a sorte dove la più fortunata si è aggiudicata una bicicletta.

Appuntamento al prossimo anno!