Acqua e siccità
di Andrea Giardina
19 Aprile 2024 17:06
“Il tempo di sperimentare è finito”. Sono le parole del vicepresidente del Senato, Gian Marco Centinaio, durante la visita di oggi, venerdì 19 aprile, alla diga della Ravasanella, a proposito del potenziamento delle riserve d’acqua.
"Nelle ultime settimane, al Ministero ho avuto modo di parlare a proposito dei finanziamenti per gli invasi, affinché i lavori possano partire velocemente – ha detto Centinaio -. Non so se il progetto che mi avete illustrato rientra tra quegli invasi individuati nel piano, ma il lavoro che voglio fare è capire cosa è stato fatto al Ministero, tramite Riccardo Molinari e Marco Protopapa, e soprattutto capire le tempistiche e le risorse. Come ho detto prima, quando si parla di acque, sono più orientato a seguire la linea degli invasi rispetto a quella dei famosi laghetti di cui tanti parlano che, ad oggi, non hanno dato idea di efficienza. Il tempo di sperimentare è finito”.
Un incontro con il vicepresidente del Senato programmato da tempo dal Consorzio Baraggia. “La Baraggia si fa garante del territorio e ha un rapporto stretto con i comuni: queste dighe attirano migliaia di persone in un ambiente risanato e tutelato”, ha spiegato Leonardo Gili, presidente del Consorzio Baraggia, che ha proseguito esponendo il progetto che assicurerebbe la fornitura di acqua potabile per tutto il territorio di competenza: “Abbiamo chiesto la costruzione della diga del Sessera: esiste già una diga di 40 metri, ne vogliamo fare un’altra che aumenta la capacità del bacino. Quella diga, insieme ad un sistema che collega l’Ingagna, l’Ostola, la Ravasenella e il Sessera produrrebbe un sistema virtuoso che garantirebbe la totalità della potabilizzazione dell’acqua per tutti gli abitanti”, ha concluso Gili.
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