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Crescono le assunzioni ma solo il 23% è stabile

Le indicazioni emerse dal Bollettino del Sistema Informativo Excelsior

Crescono le assunzioni ma solo il 23% è stabile

Sono 6.040 i nuovi contratti programmati dalle imprese delle province di Biella, Novara, Verbano Cusio Ossola e Vercelli per
il mese di aprile 2024, pari al 22% delle assunzioni complessive previste a livello regionale.
Sono le indicazioni che emergono dal Bollettino mensile del Sistema Informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere e Anpal (Agenzia nazionale per le politiche attive del lavoro), ed elaborate dal Servizio Studi della Camera di Commercio Monte Rosa Laghi Alto Piemonte.
I dati sul Vercellese
I nuovi contratti programmati ad aprile 2024 sono 950, cioè 110 in più rispetto ad aprile 2023; solo nel 23% saranno stabili, con contratto a tempo indeterminato o di apprendistato, per il 77% saranno a termine. Riguardo al trimestre aprile-giugno 2024, si prevedono 3.290 assunzioni (+440 rispetto allo stesso periodo dello scorso anno). Le imprese che prevedono assunzioni saranno pari al 16% del totale. Si concentreranno per il 61% nel settore dei servizi e per il 53% in imprese con meno di 50 dipendenti. Il 19% sarà destinato a dirigenti, specialisti e tecnici, quota superiore alla media nazionale (17%). In 52 casi su 100 le imprese prevedono difficoltà di reperimento dei profili desiderati. Il 13% delle assunzioni sarà destinato a personale laureato, in due casi su 10 le imprese prevedono di assumere immigrati, mentre una quota del 35% dei nuovi contratti riguarderà giovani con meno di 30 anni. Per una quota pari al 69% viene richiesta esperienza professionale specifica o nello stesso settore.
I settori ad esprimere il più alto fabbisogno sono quelli del commercio (180 entrate previste), seguito dai servizi di alloggio e
ristorazione (130 unità), dalle costruzioni (120), dai servizi alle persone (90) e dalle industrie metallurgiche e dei prodotti in
metallo (60).
I numeri del Quadrante
Tratti comuni alle quattro realtà del territorio sono l’alta percentuale, superiore al 70% delle entrate previste, di contratti a
termine; la domanda di occupazione espressa da un numero relativamente basso di imprese sul totale (che oscilla dal 16% di
Novara e di Vercelli, al 17% di Biella fino al 22% del Vco); una difficoltà di reperimento che supera il 40% delle assunzioni previste in tutte le province e una richiesta di esperienza professionale specifica, o quantomeno nello stesso settore, che caratterizza in misura prevalente la domanda di lavoro (percentuale che, nel dettaglio, si attesta al 61% per Novara, al 65% per Biella, al 66% per il Vco fino al 69% per Vercelli).
Ferme restando le diverse vocazioni economiche dei territori (come il tessile nel Biellese e il commercio nel Vercellese), in
linea generale sono i settori dei servizi di alloggio e ristorazione e del commercio a esprimere una parte consistente della domanda di lavoro nelle province del Quadrante.

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