Arpa
7 Aprile 2024 13:00
“Dopo un febbraio molto caldo e con precipitazioni abbondanti, il mese di marzo 2024 ha fatto registrare record di pioggia e neve, raggiungendo i 280 mm di precipitazioni cumulate mensili medie sul bacino del Po chiuso alla confluenza col Ticino”.
E’ il report di Arpa Piemonte sullo stato delle precipitazione nel mese di marzo in regione.
“Questo dato, oltre a segnare il record storico degli ultimi 70 anni, rappresenta il quadruplo di quanto precipita normalmente in questo mese che, già per sua natura, è il terzo mese più piovoso alle nostre latitudini – prosegue Arpa - Le precipitazioni si sono concentrate in due eventi, nella prima decade del mese e nell’ultima settimana. Il valore cumulato totale da inizio anno solare è così elevato che, se anche non piovesse più fino a giugno, le piogge medie annuali in Piemonte sarebbero ancora nella media climatica degli ultimi 30 anni. Anche la precipitazione cumulata da inizio anno idrologico (dal 1 ottobre al 30 settembre) presenta un surplus importante quantificabile nel 50% rispetto alla norma 1991-2020”.
Le temperature del mese sono state lievemente superiori alla norma (+0.7°C) grazie a una prima parte del mese calda e a un’ultima settimana piuttosto fresca che ha bilanciato il computo totale. La temperatura media di marzo 2024, 6.3 °C, è stata in linea con quella del mese precedente (6°C) a testimonianza di quanto anomalo sia stato il mese di febbraio 2024.
“Grazie alle precipitazioni abbondanti di febbraio e quelle addirittura da record di marzo, gli indici ci mostrano una regione in salute dal punto di vista della disponibilità d’acqua – viene evidenziato nel report - Ad ulteriore testimonianza di una situazione complessivamente più che tranquilla sul fronte delle risorse idriche, relativamente a quelle superficiali attualmente stoccate, il valore stimato è circa il doppio di quanto si osserva normalmente in questo periodo dell’anno (4.222 milioni di mc contro 2.024 milioni di mc), con il Lago Maggiore che fa segnare un surplus del 54% e soprattutto l’equivalente di neve in acqua che è ovunque in Piemonte più del doppio rispetto alla norma, con valori alla chiusura del bacino del Po da record assoluto per questo periodo dell’anno”.
Impietoso, ovviamente, il confronto con le due annate siccitose precedenti, quando i quantitativi erano 5 volte inferiori.
Le abbondanti precipitazioni registrate nel mese di marzo hanno permesso di compensare i deficit di portata ancora presenti su alcuni corsi d’acqua a febbraio. Pertanto, le portate medie mensili dei corsi d’acqua risultano superiori alla media mensile storica determinando scarti positivi su tutti i bacini della regione. Infine, in lenta ripresa quasi ovunque anche le acque sotterranee che, dopo due annate consecutive di siccità, stanno risalendo grazie alle piogge di questi ultimi mesi.
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