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163° anniversario

Giornata dell'Unità Nazionale: libertà e democrazia

La ricorrenza è stata celebrata alla Caserma Aldo Maria Scalise di Vercelli

«Il 17 marzo celebriamo il 163° anniversario di nascita del nostro Paese, al quale le battaglie che vi fecero seguito in tutto l’arco del Risorgimento avrebbero consentito di essere finalmente unito. La “Giornata dell’Unità Nazionale, della Costituzione, dell’Inno e della Bandiera”, riassume i valori di indipendenza, sovranità popolare, libertà, giustizia, pace, coniugati in oltre un secolo e mezzo di percorso impervio e difficile e mirabilmente riassunti nella Costituzione repubblicana. (…) I venti di indipendenza e libertà che attraversarono l’Europa nei secoli scorsi, con le domande di democrazia e giustizia sociale che le hanno accompagnate, hanno trovato nel percorso della integrazione europea la cornice di garanzia. Oggi, siamo di fronte a sfide non dissimili da quelle che vennero affrontate allora. La crescente e terribile situazione di instabilità caratterizzata da aggressioni sempre più sanguinarie, in Ucraina come in Medio Oriente, minacciano di coinvolgere tutta la comunità internazionale. Queste guerre vanno fermate, affinché si ripristini il rispetto dei diritti umani e del diritto internazionale, a garanzia della vita di ogni popolo»: sono le parole del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella che richiamano i valori fondanti della nostra Costituzione con un’attenzione particolare ai venti di guerra che oggi soffiano sullo scenario geopolitico. Il messaggio del Presidente è stato letto in apertura della celebrazione della Giornata dell'Unità Nazionale, della Costituzione, dell'Inno e della Bandiera dal Graduato Capo Francesca Kim Di Maria che ha condotto la cerimonia avvenuta domenica 17 marzo nella Caserma “Aldo Maria Scalise” di Vercelli. Erano presenti le massime autorità militari, civili e religiose e i vertici della Caserma. A coronare la manifestazione i Labari del Comune, della Provincia e delle associazioni combattentistiche e d'arma con i loro rappresentanti. Sono intervenuti il prefetto Lucio Parente, il sindaco Andrea Corsaro ed il presidente della Provincia Davide Gilardino. Nelle allocuzioni previste, ogni pensiero delle autorità è stato rivolto ai principi di unità, libertà, democrazia, con uno sguardo al passato, al Risorgimento, alle guerre mondiali ed alla lotta per la liberazione. Quindi il monito che dal passato invita tutti alla speranza nella cessazione dei conflitti in atto ed alla pace. «La ricorrenza di oggi assume oggi un valore ancora più importante per il rischio di un ritorno al passato caratterizzato da guerre nefaste e da ingiustizie. Per evitare questo, contro ogni pericolo di perdere la pace, la libertà, la democrazia, l'indipendenza dobbiamo difendere questi valori che sono sanciti e custoditi nella nostra Carta costituzionale (…)»: così le conclusioni del prefetto Lucio Parente, in piena sintonia con le parole del Capo dello Stato.

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